AGGIORNAMENTO, martedì 20 aprile - Marco Zuffada si trova adesso a Le Novate. La revoca dei domiciliari è stata disposta dalle autorità giudiziarie perchè, nonostante il sequestro del Pc, continuava a molestare alcune ragazze via cellulare, oltre che a protestare contro i provvedimenti adottati nei suoi confronti. In particolare Zuffada, connettendosi alla rete tramite il telefono cellulare, ha caricato sul suo profilo di Facebook, per il momento non ancora oscurato, oltre 100 fotografie di una ragazza minorenne e scritto sempre sul social network diverse frasi ingiuriose e di sfida nei confronti delle forze dell'ordine e dei magistrati. A quanto si è appreso sarebbero diverse le ragazze molestate dallo stalker negli ultimi mesi.
Aggiornamento, sabato 17 aprile - Ha ignorato i divieti prescritti dal magistrato e ha continuato a utilizzare il computer utilizzato per molestare giovani donne. Lo stalker piacentino, Marco Zuffada, già noto in città e agli arresti domiciliari, ha ricevuto ieri pomeriggio una nuova visita dei Carabinieri, che gli hanno così sequestrato il pc.
Questa è la prima segnalazione di inottemperanza del 39enne alle disposizioni emesse dal giudice per le indagini preliminari: se ne seguiranno altre in modo costante, la Procura prenderà in considerazione l'ipotesi di un aggravamento della sua posizione. Sembra infatti che l'ex tecnico di laboratorio abbia anche continuato ad importunare le giovani vittime con insistenti chiamate al cellulare e inviando sms.
L'uomo che è finito agli arresti domiciliari dopo le indagini condotte dai carabinieri di piacenza, molestava le ragazze attraverso pedinamenti, appostamenti fuori dalle scuole, e con messaggi più o meno espliciti inviati via facebook. Ma la sua posizione dopo gli ultimi fatti si potrebbe aggravare.
Venerdì 16 - Un altro caso di stalking, ma questa volta la persecuzione ai danni delle due vittime (due ragazze piacentine classe '91 e '84) arrivava anche via web, attraverso il più frequentato social network, Facebook. Un piacentino, di 39 anni. Marco Zuffada, è finito agli arresti domiciliari dopo le indagini condotte dai carabinieri di Piacenza. Secondo quanto riferito dai militari, l'uomo - con precedenti specifici e misure cautelari già adottate nei suoi confronti in passato - avrebbe molestato per un lungo periodo di tempo le due ragazze (una delle quali era minorenne all'epoca dei primi fatti) attraverso pedinamenti, appostamenti fuori dalla scuola e anche con messaggi più o meno espliciti inviati con Facebook.
Lo stalker avrebbe preso diverse informazioni sulle vittime, perseguitandole tramite internet e sms per poi mettere in atto pedinamenti e continui appostamenti creando nelle ragazze un forte stato d'ansia e costringendole e modificare radicalmente le proprie abitutdini di vita. E' stato lui stesso, nonostante il divieto di comunicare via internet e via telefono a comunicare la notizia del suo arresto direttamente sul proprio profilo di Facebook: "Arrestato sono ai domiciliari - ha scritto - e i carabinieri han chiamato il fotografo fuori dalla caserma".
Il capitano Helios Scarpa, comandante della compagnia carabinieri di Piacenza, ha rivolto l'invito a chi fosse stato vittima dello stalker a sporgere denuncia presentandosi in caserma. L'arrestato Marco Zuffada nella foto diffusa dalle forze dell'ordine per consentire il riconoscimento da parte di eventuali altre vittime