Paola De Micheli (Pd): “Bonifica del Po dopo il disastro Lambro, mancano le risposte del governo” 

“Oltre un mese e mezzo dopo che le acque del Lambro e del Po sono state contaminate dal petrolio, il governo e il ministero dell’Ambiente sono ancora latitanti sulla vitale questione della bonifica, a pochi giorni dall’avvio della stagione irrigua”. A rimarcarlo è la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, che interviene sulla vicenda originata dallo sversamento del 23 febbraio scorso degli idrocarburi nel fiume lombardo, affluente del Po.  “Finora sono state recuperate circa 2.200 di quelle 2.600 tonnellate di petrolio, ma l’esecutivo  - prosegue la De Micheli – non ha ancora emanato l’ordinanza necessaria per far cominciare le delicate e complesse operazioni di bonifica su più larga scala:  provvedimento assolutamente necessario per lo stanziamento delle risorse da utilizzare nella gestione del dopo emergenza. La stessa amministrazione provinciale di Piacenza, nei giorni scorsi, ha ammesso di attendere indicazioni da Roma per poter iniziare qualunque attività di risanamento ambientale. La lentezza che contraddistingue l’azione del governo rischia di mettere a rischio molte colture agricole di pianura che si avvalgono delle acque irrigue prelevate nelle zone del piacentino lambite dalla marea nera. Inoltre occorre far scattare a più presto il monitoraggio di pesci e piante che sono stati messi in pericolo dopo lo sversamento del petrolio. Non vorremmo che si ripetessero quei ritardi hanno contraddistinto anche le ore immediatamente successive al disastro: per questo nei prossimi giorni il Partito Democratico adotterà tutte le azioni parlamentari per sollecitare l’esecutivo ad agire e ad avviare l’interlocuzione indispensabile con gli enti locali del territorio”.