Comunicato stampa
“Una presa in giro. Le commissioni mense andavano convocate subito, non oggi, dopo due mesi e a seguito di sollecitazioni e denunce da parte delle famiglie, dei cittadini e dei consiglieri del Popolo della Libertà e non solo, e dovevano essere il primo passo di una campagna informativa da parte del Comune sulla vicenda”. Non soddisfa i consiglieri comunali Civardi e Tassi la prossima annunciata convocazione da parte del Comune delle Commissioni mense, organismi costituiti da rappresentanti di genitori e insegnanti per informarli sui casi di salmonellosi riscontrati in diverse scuole piacentine.
“I primi casi di infezione sono stati riscontrati il 16 febbraio – proseguono Tassi e Civardi (PDL) – è evidente come da parte dell’Amministrazione comunale si sia cercato in questi mesi di insabbiare l’imbarazzante vicenda, di cui ribadiamo la gravità inaudita e che richiedeva e richiede trasparenza e chiarezza”.
“Per questo motivo – spiegano i due consiglieri del Popolo della Libertà – abbiamo presentato un’interrogazione urgente per cercare di avere risposte dal Comune. In particolare, chiediamo informazioni sui contratti di appalto tra Comune e fornitori del servizio mense e sull’attività di vigilanza e controllo. Inoltre chiediamo informazioni chiare su quando il Comune sia stato informato della presenza del virus e chi, quando e come abbia informato a sua volta di ciò; e ancora se e in che modo l’Amministrazione abbia informato l’Asl, il servizio pediatrico e le famiglie e come mai non siano state immediatamente convocate le Commissioni mense”.
Ma Tassi e Civardi non si fermano qui. Nella circostanziata interrogazione i due consiglieri del Popolo della Libertà chiedono anche informazioni sulle procedure di rientro dei bambini nelle scuole e nel servizio mense, in quanto paiono esserci diversità di trattamento e valutazione a seconda delle scuole.
Dopo le richieste di informazioni su ciò che è successo e sulla situazione attuale, non mancano le interrogazioni sul futuro. “Se e quali ulteriori e supplementari controlli rispetto a quelli in essere – si legge nell’interrogazione – l’Amministrazione abbia intenzione di introdurre” e se la stessa “non ritiene di dover assumere provvedimenti nei confronti del gestore del servizio mense, anche rimettendo in discussione il contratto di appalto”.
Marco Tassi-Marco Civardi (consiglieri comunali Il Popolo della libertà)
|