Giornate di lavoro molto intense per i vertici locali del Popolo della Libertà: da giovedì ad oggi si sono riuniti, infatti, il coordinamento cittadino, quello provinciale ed i coordinatori comunali della Provincia.

In tutti e tre gli incontri la parte del leone nel dibattito l’ha fatta l’esame del risultato elettorale conseguito nel nostro territorio dal partito di Berlusconi e Fini.

E’ emersa un’unanime valutazione sul positivo risultato conseguito complessivamente dal Popolo della Libertà , con particolare soddisfazione per quello ottenuto nel capoluogo superiore a quello conseguito nelle elezioni provinciali dello scorso anno.

La relazione del coordinatore provinciale Tommaso Foti, corredata da numerose tabelle di dati che hanno mostrato i flussi elettorali che hanno caratterizzato il voto, pienamente condivisa dagli intervenuti, ha evidenziato innanzitutto la situazione di grave difficoltà in cui si è venuto a creare il PdL in queste elezioni vuoi per la vera e propria aggressione mediatica e giudiziaria del Presidente Berlusconi (“che solo noi abbiamo difeso”) vuoi, in ambito locale, per “l’imprevisto abbandono della candidatura da parte del consigliere regionale Luigi Francesconi che ci ha privato della possibilità di schierare una preziosa punta del nostro attacco, unitamente a quella di Andrea Pollastri”.

Si è parlato anche, ovviamente, del risultato “decisamente positivo” conseguito dalla Lega ed è stato rilevato come lo stesso “nulla toglie al PdL, ma invece assorbe quasi totalmente il consenso in passato conseguito da formazioni minori non presenti alla consultazione elettorale per le regionali”.

In particolare, da Trespidi a Paparo, da Bursi a Callori, si è evidenziato come il risultato del Popolo della Libertà sia da considerare in ambito locale pienamente soddisfacente proprio perché “sono sotto gli occhi di tutti le condizioni d’emergenza nelle quali ci siamo dovuti muovere”.

La discussione è scivolata poi anche sulle prospettive future del PdL e, in particolare da parte dei componenti il coordinamento cittadino, è stato evidenziato come il risultato conseguito a Piacenza attesta il notevole seguito elettorale di cui il partito gode e che non potrà non essere adeguatamente considerato quando si tratterà di parlare dell’individuazione del candidato sindaco.

In particolare gli intervenuti hanno convenuto sulla considerazione che non essendo di per sé sufficiente la sola alleanza con la Lega per strappare alla sinistra il comune di Piacenza occorrerà allargare il perimetro della maggioranza politica sia all’UDC sia ad altre forze politiche, sociali e civiche. 

E’ stato altresì deciso che il PDL terrà la propria festa provinciale ai Giardini Haway a Podenza il 2 e 3 Luglio e che un’azione di sensibilizzazione per il tesseramento e di ascolto dell’elettorato verrà attivata tramite gazebo nei prossimi mesi in tutti i comuni della Provincia di Piacenza, oltre ovviamente che nel capoluogo.