Sopralluogo dei consiglieri comunali di Piacenza nei locali del Conservatorio Nicolini chiusi per inagibilità. All'attenzione dei consiglieri della commissione 4 lo stato di degrado in cui versa un'ala dell'edificio che attende lavori di ristrutturazione. A fare da "guida" il presidente del consiglio di amministrazione del Nicolini, Danilo Anelli, e il direttore del conservatorio Massimo Dorsi. Presenti anche Massimo Alberti, consigliere di amministrazione, e l'ex presidente del conservatorio Fausto Frontini.
Il "tour" si è snodato tra il famoso civico 37, chiuso ormai da diversi mesi, dove sono presenti macchie di umidità, incrostazioni, problemi di isolamento termico (la temperatura non superava i 16 gradi). Problemi che caratterizzano anche l'edificio principale, dove si trova l'ufficio del direttore. I consiglieri e i rappresentanti del conservatorio si sono poi ritrovati nella sala dei concerti per fare il punto della situazione.
L'assessore alla Cultura Paolo Dosi ha chiarito uno dei punti caldi della vicenda: l'utilizzo dei 30mila euro annuali che il Comune versa al Conservatorio dagli anni 70. Risorse impiegate per l'attività ordinaria del Nicolini e non destinati a interventi di manutenzione, come si era pensato. Da parte dell'assessore è arrivata la notizia di un prossimo incontro con i referenti del Demanio e del ministero della Pubblica Istruzione e dell'Università per mettere ordine sulle competenze degli enti coinvolti (in pratica definire una volta per tutte a chi spetta pagare e che cosa deve essere finanziato".
Giovanna Calciati (Pd) ha voluto invece sottolineare come la "situazione non sia così tragica. Da amministratrice posso dire che il Comune è intervenuto su edifici scolastici messi peggio di questo. Occorre però avvalersi di tecnici esperti che sappiano fare una stima dei danni e proporre soluzioni per problemi, ad esempio quello dello spostamento della biblioteca, che devono trovare una soluzione. L'ideale sarebbe riuscire a costituire un ente, come quelli che affiancano la Cattolica e il Politecnico, che riunisca soggetti pubblici e privati".
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