Il diario africano di Prospero Cravedi ha avuto un lettore d'eccezione: monsignor Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra, da sempre impegnato nella lotta per la legalità e l'eguaglianza sociale. Monsignor Riboldi, in una mail inviata a Paola Navelli, una volontaria di Africa Mission, si congratula con lei per i risultati ottenuti dall'associazione.
Cara Paola,
sai molto bene come vi sono vicino, non solo perchè collaboro con la vostra preziosa rivista che ci fa partecipe delle sofferenze, delle gioie e delle speranze di una parte di Africa, dove è davvero farsi vicini come il buon samaritano, ma perchè mi date modo in qualche modo di gioire e soffrire con quanti voi operano lì.
Ho letto con tanta comprensione il racconto del viaggio a Kampala che davvero contiene grande passione missionaria.
Abbiamo bisogno di chi ci racconti l'Africa, dall'Uganda ad altre nazioni. Il grande nostro peccato di occidentali che poco sanno della sofferenza e del bisogno di giustizia e amore dei fratelli in Africa, è quello di ignorare quanto non si deve ignorare, ossia le sofferenze e le povertà dei fratelli. Non si può recitare la parte evangelica del sacerdote e del levita che passano vicino a chi era stato ridotto in fin di vita da briganti e tirare diritto per la propria strada. Gesù insiste nel farsi vicino, commuoversi e fare il possibile per riportare a vita chi è stato abbandonato e ferito, ossia Gesù ci vuole buoni samaritani... come fa Africa mission.
Se avete occasione salutatemi il Sig. Prospero e ringraziatelo a nome mio.
Vi benedico di cuore e Dio vi sostenga nella vostra carità e faccia crescere la generosità in tanti.
Vi benedico tutti di vero cuore.
Antonio, vescovo
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