Piacenza - Gianluigi Boiardi, presidente dell'associazione culturale "Io scelgo Boiardi", lancia il suo appello per la costituzione di un comitato per il "Po libero dal nucleare". L'appello è partito in contemporanea nei territori di Cremona, Lodi, Mantova e Parma .Riguarda i comuni rivieraschi e nella provincia di Piacenza è stato mandato per la precisione a: Villanova, Castelvetro, Monticelli, Caorso, Piacenza, Calendasco, Rottofreno, Sarmato, C.S.Giovanni, Cortemaggiore, Besenzone, Fiorenzuola, Alseno, Carpaneto, Cadeo, Pontenure, San Giorgio, Podenzano, Vigolzone, Rivergaro, Gossolengo, Gragnano, Borgonovo.
Di seguito il testo dell'appello, di cui Boiardi è promotore: Appello per la costituzione del “Comitato territoriale per la Democrazia locale a sostegno di energie rinnovabili, una economia verde, contro ogni ipotesi di imposizione di nuove centrali, per un Po libero dal nucleare”
A tutti i Sindaci dei Comuni della pianura piacentina
Caro SINDACO
di fronte alla minaccia di imposizioni dall’alto delle nuove centrali nucleari, come previsto dalla legge 99 del 2009 che contiene esplicitamente la misura del commissariamento per gli Enti locali che si rifiutassero di accogliere sul loro territorio gli insediamenti nucleari, è opportuno e urgente avviare una attività preventiva sia di tipo istituzionale e giuridico sia di tipo culturale e informativo a difesa dei diritti dei cittadini e delle popolazioni minacciate.
Il rischio infatti è che i Comuni vengano lasciati a loro stessi soprattutto di fronte alla possibilità che i loro territori vengano individuati come siti idonei di nuove centrali nucleari.
Il disastro ambientale che ha coinvolto il nostro fiume e le cui conseguenze nessuno è ancora in grado di valutare, ancora una volta dimostra quanto sia urgente e non più rinviabile un Patto di collaborazione tra enti locali sull'esempio già sperimentato attraverso il grande progetto “Valle del Po” realizzato dalla Consulta delle 13 Province del Po.
E' necessario prevedere la partecipazione di Comuni e territori posti sulla sponda lombarda del fiume, proprio perché il principio etico al quale vogliamo ispirarci è quello della solidarietà, del Patto tra comunità in difesa del nostro fiume e dei nostri valori sociali e ambientali, consapevoli che uno sviluppo più rispettoso dell’ambiente e capace di creare molti più posti di lavoro rispetto al nucleare è già alla nostra portata, come sostiene da tempo il premio Nobel Carlo Rubbia e quelle centinaia di scienziati, ricercatori e docenti universitari che in Italia hanno sottoscritto l’appello “Energia per il futuro”, a sostegno delle fonti rinnovabili.
Proprio per questo la nostra associazione dallo scorso settembre si rapporta per queste tematiche con i territori di Cremona, Mantova e Lodi, con i quali ha avviato una stretta collaborazione che ha portato alla realizzazione di una Rete di soggetti – Enti locali e associazioni – aperta a tutti coloro che hanno a cuore il futuro ambientale dell'area padana.
A Cremona, ad esempio, oltre al Coordinamento CreaFuturo che raggruppa 13 associazioni (ACLI, AmbienteScienze, Amici della terra, Arci, CGIL, Federconsumatori, Italia Nostra, Legambiente, Medici per l’Ambiente, Movimento Federalista Europeo, Pax Christi, Rete Lilliput, WWF), partecipano di diritto i Sindaci o loro delegati, interessati a questa forma di collaborazione su base volontaria, per avviare una attività preventiva sia di tipo istituzionale e giuridico, sia di tipo culturale e informativo, in difesa delle Comunità Locali, dei loro valori sociali e ambientali e del fiume Po.
Alle Associazioni locali e provinciali spetta il compito di elaborare studi, formulare proposte, reperire documentazioni, organizzare corsi e iniziative di confronto e di informazione sul terreno culturale e scientifico.
Ai Sindaci e ai rispettivi Consigli Comunali, spetta il potere decisionale di sostenere e finanziare iniziative che coinvolgano personalità e competenze scientifiche e giuridiche in difesa e valorizzazione del territorio, se e quando lo ritengano opportuno.
Siamo convinti che la nostra proposta di collaborazione fra Istituzioni e Associazioni rafforzerà la partecipazione e la democrazia nei nostri territori senza confusione di ruoli, garantirà massima apertura del “Comitato Territoriale” alla partecipazione dei cittadini di ogni orientamento politico e dunque, di ogni minoranza, sia essa presente o meno nei Consigli Comunali.
Attendiamo la tua libera e convinta adesione per poter quanto prima dar vita al comitato proposto.
Il presidente
Gianluigi Boiardi