Chiusura in bellezza per la settima edizione del Piacenza Jazz Fest. Ieri lo Spazio Rotative ha ospitato il gran galà della kermesse ideata da Gianni Azzali, nella veste di cerimoniere della serata. Sul palco sono saliti i vincitori delle numerose iniziative collegate al Jazz Fest, come il concorso Note di Donna, manifestazione unica in Europa, che vuole premiare i talenti in rosa nella composizione di musica afroamericana.
Ad aggiudicarsi il primo premio è - di nuovo - Ada Rovatti, residente a New York, ma di nazionalità italiana, con il brano dalle sonorità funk, TBA. Ada aveva già vinto il primo premio due anni fa, in occasione del debutto del concorso Note di Donna. A ritirare il premio per lei gli emozionatissimi genitori. Per lei il premio di mille euro e il premio Libertà. Secondo posto invece per Florinda Piticchio, di Palermo, autrice del brano Mystic River.
Entrambe le opere sono state eseguite dall'Award Women Quartet, composto da Stefano Guazzo (sax tenore e soprano), Fausto Ferraiuolo (pianoforte), Claudia Natili (contrabbasso), Barbara D'Alessio (batteria).
In apertura sono stati consegnati i premi anche per il concorso Strisce di Jazz: primo classificato Paolo Vicenzi di Monza, secondo Matteo Gubellini di Crema e chiude il podio Giacomo Savani di Parma.
Dopo l'esibizione degli ospiti della serata, Junk Food Quartet, vincitori lo scorso anno del concorso Bettinardi (selezione Gruppi), si è poi passati alla premiazione dei vincitori dell'edizione 2010 della competizione riservata ai talenti emergenti del jazz italiano.
Nella sezione gruppi a primeggiare è Michele Francesconi Quartet di Faenza (1300 euro, ingaggio per il prossimo Jazz Fest e premio Libertà). Secondi classificati gli Even 3 di Enna (750 euro). Passando invece alla sezione soliti, il primo classificato èil pianista William Greco di Lecce (1100 euro e un ingaggio al prossimo Jazz Fest), seguito dal chitarrista Martino Roggio di Sassari (750 euro). Terza classificata Chiara Izzi, 24 anni, di Campobasso (400 euro). Menzione speciale per il giovane Tommaso Gambini, 17 anni, di Torino.
foto gentilente concesse da Costanza Cavanna
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La settima edizione del Piacenza Jazz Fest, organizzata dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Regione Emilia-Romagna e con il contributo delle realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio, si appresta a salutare il suo pubblico con due ultimi appuntamenti, in programma sabato 27 marzo 2010.
Alle ore 17.30, presso la Libreria Coop del Centro Commerciale Gotico di Piacenza, in Via Emilia Parmense 151, Vincenzo Martorella presenterà il suo libro Il Blues (Einaudi, 2009), nell'ambito dell'iniziativa Il Jazz al Centro, collaterale al festival e organizzata in stretta collaborazione con la Direzione del Centro “Gotico”. L’incontro, a ingresso libero, sarà coordinato da Oliviero Marchesi, giornalista e critico musicale, con l'accompagnamento del duo Veronica & The Red Wine Serenaders: Veronica Sbergia, voce, ukulele, kazoo e percussioni e Max De Bernardi, chitarra, mandolino, banjo e ukulele. Il centro commerciale offrirà l'aperitivo a tutti i visitatori, per arricchire i momenti musicali con un ulteriore tocco di convivialità.
Vincenzo Martorella, critico musicale e storico della musica, ha insegnato "Storia della Musica Alternativa" presso la SSIS dell’Università di Bari e "Twentieth-Century Music History" presso la New York University; ha tenuto cicli di conferenze sulla storia del jazz presso il Conservatorio di Terni e ha insegnato “Metodologia della Critica Musicale e Storia della Popular Music” all'Accademia della Critica di Roma, dove ha tenuto un Laboratorio di Scrittura Critica. Negli ultimi anni ha tenuto conferenze, guide all’ascolto e corsi di storia della musica in tutt’Italia. Autore di centinaia di articoli e saggi, direttore di collane editoriali e festival jazzistici, ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Ha scritto e scrive per numerose testate italiane e internazionali e ha diretto il bimestral Jazzit e la rivista di musica rock MUZ”.
Il Blues, la Mappa di Vincenzo Martorella dedicata al blues (Einaudi, Collana Piccola biblioteca Einaudi - Mappe, 2009), si distingue nettamente dalle altre innumerevoli opere di divulgazione sull'argomento che periodicamente si affacciano sul mercato. Come scrive Martorella nella Prefazione, «una Mappa sul blues ha come scopo primario quello di offrire al lettore italiano una disposizione metodologica nuova, che parta dalle più recenti acquisizioni della ricerca e sia capace di offrire un quadro di riferimenti originale». Martorella propone un'analisi del blues dotta, ma non professorale, precisa, ma non eccessivamente tecnicistica, analizzandone la struttura musicale, il lessico, la strumentazione e l'interazione con la storia degli afroamericani. Con un linguaggio piano e comprensibile, si è provato a disincagliare la storia del blues dalle secche di una narrazione stereotipata, attingendo non solo a una vastissima bibliografia e alle più recenti acquisizioni degli studi di settore, ma anche a un’analisi che sfrutta strumenti e attrezzi d’indagine di varie discipline, situandosi all’incrocio di una fitta rete di saperi e conoscenze – musicologia, antropologia, sociologia, etnomusicologia, popular music studies, teorie della letteratura – nel tentativo di restituire una lettura del “fenomeno blues” ricca e circostanziata, depurata dalle distorsioni e dalle conseguenze di certi approcci ormai superati, ma difficili da sradicare; soprattutto, una lettura problematica, che attraverso un approccio prismatico sia in grado di rendere conto dei mille gangli attorno ai quali si costruisce il senso del blues.
Veronica Sbergia, nata a Bergamo, è cantante e ukulelista. Elegante e versatile vocalist e strumentista, si esibisce dal vivo fin da giovanissima, nell’ambito di concorsi, festival e concerti su tutto il territorio nazionale. La versatilità vocale l’ha portata in passato a proporre repertori dei più disparati generi musicali, spaziando dal folk al soul, dal rythm’n blues e il jazz, alle radici del blues più classico. Ha all’attivo innumerevoli esibizioni live in tutta Italia e una lunga lista di esibizioni live all'estero, ma è nel blues che trova la sua espressione ideale. Nell’arco degli ultimi anni, grazie alla collaborazione con Max De Bernardi, si è concentrata sullo studio e la ricerca del blues delle origini: il risultato di questo lavoro si riflette nel primo album della cantante bergamasca, Ain’t nothing in ramali, stampato nella primavera del 2007 (oltre 1500 copie vendute in Italia e all'estero, sebbene distribuito solo durante i concerti e sul web). Su questa base la Sbergia ha costituito insieme a Max De Bernardi la band dei “Red Wine Serenaders", che propone un sound che spazia dai brani più classici del repertorio blues americano al ragtime, dal jazz di New Orleans ai ritmi ipnotici delle jug band. L’uso di strumenti non convenzionali, come ukulele, kazoo e washboard contribuisce ad arricchire il suono della formazione base, che con contrabbasso, armonica, chitarra acustica, banjo e mandolino trasporta gli ascoltatori indietro nel tempo, fino ai primordi del blues anni ‘20. Nel suo secondo, recentissimo, cd, che si intitola semplicemente Veronica & The Red Wine Serenaders (Totally Unnecessary Records),trovano ideale collocazione musicisti appassionati di country blues e ragtime, di hokum e jug band music e di tutta la musica popolar-rurale degli anni '20 e '30. Veronica Sbergia e Max De Bernardi, che hanno dato origine al progetto, girano il mondo cercando di mantenere viva questa ricchissima e preziosa tradizione musicale, rispettandone il linguaggio e l'intenzione originari, ma adattandone il contesto ai giorni nostri.
Alle ore 21.15,presso lo spazio Le Rotative di Piacenza, in Via Benedettine 66, avrà luogo l'ormai tradizionale Galà di premiazione e fine festival, al quale è invitata tutta la cittadinanza (ingresso libero). Nel corso della serata si esibirà il gruppo Junkfood Quartet e saranno annunciati i vincitori dei concorsi nazionali abbinati al Jazz Fest: verranno consegnati i premi previsti dai relativi bandi e a ciascun primo classificato, sarà, inoltre, assegnato, come ogni anno, il Premio Libertà.
La serata inizierà con la premiazione dei vincitori del concorso "Strisce di Jazz" III edizione, organizzato in collaborazione con il circolo Arcicomics Il senso delle Nuvole – Arcadia e patrocinato da Editoriale Libertà, già resi noti nei giorni scorsi: il primo classificato, Paolo Vicenzi di Monza,riceverà 500 euro, il secondo classificato, Matteo Gubellini di Crema (CR), 300 euro, il terzo classificato, Giacomo Savani di Parma, 150 euro. Le tavole premiate per Strisce di Jazz saranno esposte al pubblico nel foyer del teatro.
Seguirà l'ascolto e la premiazione dei due brani vincitori del concorso Note di Donna - Migliore composizione jazz al femminile - IV edizione, organizzato in stretta collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Piacenza. Le compositrici che si sono classificate sono Florinda Piticchio, di Palermo, autrice del brano Mystic River e Ada Rovatti, residente a New York, ma di nazionalità italiana, autrice del brano TBA. Ad eseguire i brani sarà il Women Award Quartet, composto da Stefano Guazzo al sax tenore e soprano, Fausto Ferraiuolo al pianoforte, Claudia Natili al contrabbasso e Barbara D’Alessio alla batteria. La compositrice vincitrice riceverà un premio di 1.000 euro, mentre la seconda classificata sarà omaggiata di un gioiello di fattura originale, del valore di circa 400 euro,ideato e realizzato da Valeria Civardi appositamente per la manifestazione.
Successivamente avrà luogo la performance del gruppo Junkfood Quartet, di Imola, che nel 2009 si è aggiudicato il primo premio per la Sezione Gruppi del Concorso Nazionale "Chicco Bettinardi", abbinato al Piacenza Jazz Fest. Sul palco Paolo Raineri alla tromba ed effetti, Michelangelo Vanni alla chitarra elettrica, Simone Calderoni al basso elettrico e Simone Cavina alla batteria.
Nell’ultima parte della serata sarà finalmente svelata la graduatoria dei vincitori delle due sezioni del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” - Nuovi Talenti del Jazz Italiano - VII edizione, organizzato da Piacenza Jazz Club con il sostegno di Elitrans.
Ricordiamo che per la Sezione A - Solisti si sono classificati il pianista William Greco, 22 anni, di Nardò (LE), la cantante Chiara Izzi, 24 anni, di Campobasso e il chitarrista Martino Roggio,30 anni, di Sassari. Il vincitore della Sezione Solisti riceverà un premio di 1.100 euro e un ingaggio al Piacenza Jazz Fest 2011, il secondo classificato riceverà 750 euro, il terzo 400 euro. Nel corso della serata si esibirà anche il chitarrista Tommaso Gambini, 17 anni, di Torino, al quale durante le semifinali è andata una menzione speciale della Giuria "per la forte personalità e maturità musicale in relazione alla giovanissima età".
Per la Sezione B - Gruppi del concorso Bettinardi si sono classificati gli Even 3 di Enna e il Michele Francesconi Vocal Quartet di Faenza (RA). La formazione vincitrice della Sezione Gruppi riceverà un premio di 1.300 euro e un ingaggio al Piacenza Jazz Fest 2011, mentre alla seconda classificata andranno 750 euro.
I solisti e i gruppi proporranno un brano a libera scelta; i solisti potranno avvalersi dell' accompagnamento del Trio Bettinardi, formato da Erminio Cella al pianoforte, Mauro Sereno al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.
Al termine del festoso happening, tradizionale brindisi di arrivederci con il Gutturnio Classico Superiore Jazz Fest 2010, imbottigliato per la manifestazione dalla cantina Casa Benna di Castell'Arquato e con l'Ortrugo fermo e frizzante della Val Nure, imbottigliato da Marco Cordani. Le degustazioni saranno arricchite da un buffet offerto dagli organizzatori, in cui spiccano i salami nostrani gentilmente offerti dal salumificio S. Bono di Pontedell'Olio.