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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Tribuna Elettorale: Pollastri (Pdl), Calza (Pd), Errani e Popolo della libertà

Giornate d'attività e di interventi per i candidati alle prossime elezioni Regionali. Gli interventi del Popolo della libertà, di Andrea Pollastri, di Patrizia Calza e di Vasco Errani.

Popolo della libertà, incontro a Morfasso - "Nella nostra Regione, burocrati esterni al territorio, seduti su comode e ben pagate poltrone definiscono norme, vincoli e imposizioni che danneggiano il nostro mondo agricolo e industriale. Le modalità seguite nella delimitazione delle aree sic, zps, dei parchi e delle aree protette ne sono un inaccettabile esempio".
Questo il messaggio forte lanciato dal Popolo della Libertà nel corso di una manifestazione elettorale tenutasi nei giorni scorsi a Morfasso, in una sala gremita di iscritti e simpatizzanti molto attenti agli interventi dell'on. Tommaso Foti, coordinatore provinciale del PDL, di Massimo Trespidi, Presidente della Provincia, e del candidato alle elezioni regionali Andrea Pollastri. A fare gli onori di casa, il Sindaco di Morfasso Enrico Croci.
"Il superamento di un così esasperato vincolismo, imposto dalla Regione comunista in ambito di zone protette, permetterebbe lo sviluppo agricolo e del territorio senza pericolo alcuno. Proprio alle aziende agricole, infatti, va riconosciuta la funzione di presidio del territorio e di manutentori del suolo, così contribuendo anche a prevenire quei tragici fatti di tipo alluvinale che quotidianamente si registrano nel nostro Paese".

Pollastri (Pdl) raccoglie il sostegno del Movimento per l'Italia - "E' un sostegno convinto a un amico, sempre disponibile, con esperienza e determinazione". Questo l'attestato di stima che il Movimento per l'Italia, per bocca di Diego Zanelli, vice responsabile nazionale, ha voluto attribuire oggi a Piacenza ad Andrea Pollastri, candidato del Popolo della libertà alle elezioni regionali.
"Porto ad Andrea i saluti e il sostegno di Daniela Santanché - ha detto Zanelli - convinto che sappia ben recepire contenuti e programmi del nostro movimento, che convintamente lo sostiene a Piacenza".
Andrea Pollastri ha espresso piena condivisione per le priorità dell'MPI, "che sono in particolare la sicurezza e le politiche abitative" e ha accolto dalle mani di Zanelli un progetto turistico da presentare in Regione una volta eletto.

Le idee di Pollastri (Pdl) sull'agricoltura - Ho avuto modo di riscontrare in questa campagna elettorale alcune delle principali esigenze del settore agricolo, per le quali ho espresso alcuni concreti impegni nel caso di mia elezione al consiglio regionale. Bisogna prima di tutto considerare come il settore agricolo oggi risenta pesantemente di alcuni fattori negativi: in particolare, il forte aumento del costo dei mezzi di produzione e un andamento dei prezzi completamente svincolato dalle tendenze di mercato e dall'andamento delle produzioni hanno eroso il reddito delle aziende. Il settore degli allevamenti, ad esempio, che a inizio 2000 rappresentava il 50% della produzione regionale, oggi ha perso in percentuale a causa dei prezzi della carne, soprattutto in campo suinicolo, e del prezzo del latte. Il prezzo alla stalla del latte alimentare - in particolare - nell'ultimo anno ha oscillato tra i 25 e i 32 euro al quintale, decisamente al di sotto dei costi di produzione.
A questi fattori di crisi, si aggiungono alcune problematiche su cui occorre intervenire urgentemente in Regione. Il mio primo impegno, in questo senso, sarà rivolto alla diminuzione drastica della burocrazia che si fa sentire anche - e in particolare - in questo settore. Occorre che le imprese agricole dispongano - in tempi brevi e certi - delle risorse finanziarie messe a disposizione dall'Unione Europea, senza che l'erogazione dei fondi sia subortinata a dovere continuamente riprodurre documenti ed informazioni in sede regionale.
La burocrazia imperante da parte della Regione si estende anche alla delimitazione delle aree sic, zps, dei parchi e delle aree protette. La Regione Emilia-Romagna ha imboccato la strada del vincolismo anche per la tutela delle acque, incurante dell'impatto fortemente negativo per il sistema agricolo.
Accanto a questi primi necessari interventi, occorre incominciare a riconoscere alle imprese agricole la funzione di manutenzione del suolo, contribuendo così a prevenire tragici fatti di tipo alluvionale, come è indispensabile tutelare il nostro sistema agroalimentare che vanta un patrimonio di autentiche tradizioni da valorizzare e far conoscere, in particolare alle giovani generazioni.

Patrizia Calza (Pd): Più sostegno all'agricoltura - «Settantanove milioni di euro per il comparto agricolo piacentino. E’ questa la somma degli investimenti messi in moto attraverso le risorse che dalle casse della Regione Emilia Romagna entreranno in quelle di molte aziende locali grazie alla risposta positiva ottenuta a seguito della partecipazione a due bandi: quello relativo alla misura 123 e quello dedicato alla Filiera regionale». Ad annunciarlo è stata ieri pomeriggio la candidata del Partito democratico al Consiglio regionale Patrizia Calza, durante la presentazione delle politiche per l’agricoltura proposte in vista delle elezioni.

«Sul primo bando – ha detto la Calza – Piacenza porta a casa oltre 13 milioni di euro (il 22% dell’intero importo regionale) con finanziamenti per 13 aziende agricole piacentine. Per il secondo bando, i cui risultati sono stati anticipati dall’assessore regionale Tiberio Rabboni durante una recente visita a Pianello, la nostra provincia otterrà il 15% (pari a 18 milioni di euro) dell’intero finanziamento, utile per portare una boccata d’ossigeno a numerose aziende locali (11 sono quelle capofila). Le risorse ottenute sono la testimonianza che Bologna non è così lontana: se ci si dà da fare l’ascolto non manca. Il ruolo principale di un consigliere regionale deve tradursi nella partecipazione alla programmazione regionale».

Infine qualche spunto sul possibile futuro impegno in Regione. «Sostenere l’agricoltura piacentina – ha spiegato la candidata del Pd - significa da un lato valorizzare la competitività delle imprese agricole, mediante ad esempio la semplificazione della burocrazia, e dall’altro promuovere la figura dell’imprenditore agricolo, a cui devono essere riconosciute le molteplici funzioni svolte, e contemporaneamente assegnare, all’interno della normativa, alle imprese agricole il ruolo di elementi utili a preservare l’ambiente».

Vasco Errani: "La Regione sostiene l'economia" - Tra gli appuntamenti e gli incontri che affollano l’agenda di questi ultimi giorni di campagna elettorale di Vasco Errani, sono numerose le visite in aziende e realtà imprenditoriali emiliane.

“Lunedì scorso anche a Piacenza – afferma Errani – ho conosciuto il valore di un’impresa , la Orton, che al pari di tante altre del nostro tessuto produttivo, affronta la crisi con la forza dell’innovazione e della qualità. Fortunatamente, la nostra terra può contare su tante eccellenze industriali capaci di sopportare i contraccolpi della congiuntura negativa, spesso grazie al traino delle esportazioni e a una consolidata presenza sui mercati esteri. Ma non si può nascondere la grande preoccupazione che sta investendo soprattutto la piccola impresa, la più esposta alla contrazione della domanda, e spesso impossibilitata a reagire a causa di una maggiore fragilità strutturale.

La Regione è stata parte attiva nel contrasto di questa situazione con la definizione di un nuovo patto sociale e la messa in pratica di alcune azioni determinanti:

1- l’accordo sugli ammortizzatori in deroga in base al quale si riesce, con un contributo finanziario rilevante delle Regioni, a dare una risposta ai lavoratori in difficoltà in particolare nelle piccole imprese;

2 – la risposta al tema dell’accesso al credito per tutti e al tema, altrettanto importante, dell’agevolazione al credito: abbattendo il costo del denaro. In questa direzione si sono messe a disposizione risorse importanti pari a 50 milioni di euro e si è dato un forte sostegno ai Consorzi fidi e alle Cooperative di garanzie, dando respiro a molte aziende del territorio regionale che non rinunciano, anche nelle fasi più difficili, ad investire ed innovare;


3 – l’avvio (e occorrerà proseguire su questa strada) di percorsi condivisi finalizzati alla riduzione del carico burocratico per le imprese, con la garanzia del sostegno ai processi per la semplificazione delle procedure amministrative per la creazione e la gestione delle imprese, per quanto di competenza della Regione e degli Enti locali;


4 – il sostegno ai Comuni sul patto di stabilità, per sbloccare investimenti locali ove possibili, e per rimettere in circolo risorse sui territori.


Queste misure concrete sono il frutto di un metodo di governo che si propone di investire nelle imprese e nel loro capitale più importante, i lavoratori.

In questo quadro economico, segnato da difficoltà e incertezze spesso connesse a fattori esterni al contesto regionale, spicca un’assenza, quella del Governo. Un’assenza che non ha attenuanti: manca una politica industriale del Governo, cosa essenziale per promuovere il rilancio del Paese. E non è certo con giuramenti fatti a Roma tra il capo del Governo e i candidati di centrodestra che può arrivare una risposta credibile ai singoli problemi delle Regioni: si tratta infatti di un’iniziativa centralista, che non fa che mortificare le esigenze e le richieste che nascono dai territori”.

 
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