Più risorse economiche per le infrastrutture di Piacenza, maggiore attenzione ai pendolari, più lealtà nel sostenere le richieste del Comune di Piacenza di sdemanializzazione, riconoscere maggiore centralità al territorio piacentino, maggiore efficenza ai servizi sanitari. Questi i punti del Patto per Piacenza firmato oggi in Sant'Ilario dalla candidata Pdl alla presidenza della Regione Anna Maria Bernini.

Ecco l'intervista

Ad introdurre Bernini, il coordinatore provinciale del Pdl, Tommaso Foti, il presidente della Provincia Massimo Trespidi, e i candidati consiglieri in Regione Andrea Pollastri, Carlo Mistraletti, Renata Basini.

"Sviluppo, sviluppo, sviluppo" questo è il filo conduttore del Patto firmato da Bernini, ecco i punti per esteso:

Da presidente della Regione Emilia Romagna

destinerò più risorse economiche per le infrastrutture della Provincia di Piacenza (occorre realizzare, in primo luogo, la variante di Camia e il riammodernamento dell'ex statale 412 della Valtidone)

riserverò più attenzione ai pendolari piacentini (occorre che i treni siano puntuali, che gli orari ferroviari siano compatibili con le esigenze dei viaggiatori, che siano assicurati i servizi annessi alla biglietteria di Fiorenzuola)

manifesterò più lealtà nel sostenere le richieste del Comune di Piacenza di sdemanializzazione (del collettore settentrionale, collettore rifiuto e impianto idrovoro Finarda. Ciò consentirà di sottrarre i proprietari di immobili della città dal pagamento dell'onoreoso contributo di bonifica: oltre 2,5 miliardi di vecchie lire)

riconoscerò più centralità al territorio piacentino (occorre che Piacenza sia valorizzata come territorio strategico della Regione, anche nei rapporti con le regioni confinanti, in particolare la Lombardia, in vista di Expo 2015)

garantirò più efficienza ai servizi sanitari (occorre partire dall'eliminazione delle liste di attesa, avendo presente che chi ricorre ai servizi sanitari è una persona, non un numero)