Sostegno dell'economia verde e contrarietà ad ogni ipotesi di imposizione di nuove centrali nucleari lungo l'asta del Po. Sono questi i punti principali del Patto per un Po libero dal nucleare sottoscritto a Casalmaggiore dai sindaci di Viadana Giovanni Pavesi, di Motta Baluffi Giovanni Vacchelli, di Colorno e di Casalmaggiore Claudio Silla. Un patto sottoscritto dall'associazione culturale CaBoiardi per il territorio piacentino e dall'associazione Creafuturo per il territorio cremonese. “Il fine – ha spiegato Boiardi anche in veste di consigliere provinciale nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa a Casalmaggiore – è di promuovere una più vasta collaborazione con le varie associazioni locali e provinciali impegnate sui temi ambientali, sociali ed economici in difesa del territorio, del lavoro e dello sviluppo sostenibile, dei diritti dei cittadini. Siamo preoccupati per le procedure scelte per imporre il ritorno del nucleare in Italia e per il grave rischio che corrono i territori posti lungo il Po”.
Il Sindaco di Motta Baluffi Vacchelli ha proposto la costituzione di un comitato territoriale strutturato e aperto all'adesione di altri Comuni per il sostegno allo sviluppo delle energie rinnovabili e di contrarietà al nucleare. “La nostra proposta – ha sottolineato il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla - mira a creare attorno a questi stessi fini una Rete di relazioni più flessibile tra Istituzioni Locali, anche fuori dal territorio provinciale, su obiettivi che verranno individuati nell’evoluzione dei processi in corso. Certo è che le iniziative si prenderanno insieme”.
La rete naturalmente si affianca ed è a supporto del comitato territoriale, ma non vincola nessuno a far parte di un Coordinamento permanente. Questo dovrebbe facilitare la possibilità di coinvolgere in alcuni momenti importanti anche Comuni di medie o grandi dimensioni. “Il rischio – spiega Boiardi – è infatti che i piccoli Comuni lungo il Po vengano lasciati a loro stessi, soprattutto di fronte alla possibilità che i loro territori siano individuati come siti “idonei” per l’insediamento di nuove centrali nucleari”. Per questo, la prima proposta avanzata all’attenzione dei Comuni più popolosi, dei Comuni capoluogo di Provincia, è l’appoggio alla richiesta che sarà sollecitata all’ANCI nazionale e all’ANCI delle Regioni del Po di costituire urgentemente un Tavolo di consulenza giuridica e di assistenza legale per contrastare l’imposizione nucleare ai nostri territori. La stessa richiesta sarà formulata all’Unione delle Province italiane e alle stesse Regioni, alle quali si chiede con forza di riappropriarsi delle loro competenze legislative come chiaramente definite dall’articolo 117 della nostra Costituzione.
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