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Copra Morpho travolge Saronno (112-81)

COPRA MORPHO PIACENZA - PRESS BOLT SARONNO 112-81(37-24, 63-54, 84-67) 

COPRA MORPHO PIACENZA: Sambugaro 7, Angiolini 39, Coccoli, Boni 36, Sacco 19, Antozzi 3, Mambretti 4, Trapella, Degli Agosti 4, Gelmini. All. Piazza 

PRESS BOLT SARONNO: Borroni 9, Lissoni 3, Santroni 17, Tosetti 15, Moraghi 7, Razzaboni 7, Cassano 2, Lucarelli 3, Moriggi, Bianchi 18. All. Saini 

ARBITRI: Alessandro Petraroli, Gian Luigi Giancecchi. 
 

Precisione e determinazione. Con questi due ingredienti, la Copra Morpho fa  un sol boccone di Saronno, travolgendola nettamente tra le mura amiche del PalAnguissola per 112 a 82. Piacentini capaci di tirare col 63% da 2 e col 59% da 3 punti: il risultato finale è emblematico al pari del 136 a 51 di valutazione di squadra a favore dei biancorossi.

Dopo il brutto ko di Monza, la Copra Morpho ha sfoderato una prestazione maiuscola con la coppia Angiolini-Boni, capaci di segnare ben 75 punti in due, con un Claudio Sacco superlativo.

Piacenza ha dimostrato di essere il miglior attacco del girone, Saronno non ha confermato di essere la seconda migliore difesa.

«Al via del terzo quarto – così coach Piazza a fine partita - la squadra ha cominciato a difendere bene e il vantaggio ha iniziato ad incrementarsi, anche perché le percentuali in attacco sono rimaste buone. Ormai abbiamo capito la nostra identità, siamo una formazione offensiva. Ora, però, dovremo ripetere la bella prestazione sul campo di Legnano ». 

LA PARTITA. Nessuna novità nello “starting five” biancorosso: Sacco, Angiolini, Sambugaro, Boni e Coccoli. Saronno,invece, deve fare i conti con alcuni indisponibili, su tutti Ezio De Piccoli, ma recupera Lucarelli; ecco quindi che i “5” in campo sono Lissoni, Borroni, Tosetti, Santroni e Moraghi. Impiega poco la Copra Morpho a capire che semplicemente alzando il ritmo e facendo circolare velocemente la palla, si possono ottenere situazioni congeniali alle ispiratissime bocche di fuoco piacentine: Angiolini e Boni, infatti, sono micidiali sin dall’avvio. Al 7°minuto è già vantaggio in doppia cifra con Angiolini (31-19).

Nel secondo quarto, Saronno piazza un break di 7-0 con Lissoni, Tosetti e Moraghi, ma è solo un fuoco di paglia. Angiolini va a canestro con una facilità e un’abilità imbarazzante, chiudendo il secondo periodo addirittura già in doppia cifra (27). Prima della sirena di metà gara, la partita s’innervosisce e Piacenza si vede caricata di falli (Boni 4, Coccoli 3), con Saronno che ne approfitta dal tiro libero, per ridurre il gap (63 a 54 a fine secondo periodo). La Robur è in grande difficoltà e deve rinunciare a Lissoni, che esce per infortunio.

Prima della pausa lunga, a 2 secondi dalla sirena, la partita regala un’emozione da pelle d’oca: allo scadere, bomba di Mario Boni da 10 metri e pubblico in estasi.

Nel terzo quarto Piacenza riparte con Sacco, Angiolini, Sambugaro, Coccoli e Trapella; Saronno con Tosetti da play (alternato con Razzaboni), Razzaboni, Bianchi, Santroni e Moraghi. La Copra Morpho sembra una catena di montaggio da canestri: Angiolini segna il suo 34° punto con una delle micidiali bombe (chiuderà con 39 punti, con un’esaltante 7/9 da 2, 7/9 da 3, 4/5 ai liberi, 4 rimbalzi, 3 palle recuperate, 3 assist per 43 di valutazione,MVP al pari di Boni) e Piacenza vola. Mario Boni (concluderà in tripla doppia con 36 punti, 7/11 da 2, 4/5 da 3, 10/10 ai liberi e ben 10 rimbalzi) è di precisione impressionante, la sua freddezza nell’esecuzione è quasi crudele per una Saronno inerme davanti ai cecchini biancorossi, splendidamente ispirati dalle giocate di Degli Agosti, dalla verve di Sacco (19 punti finali, con 3/5 da 2, 4/4 da 3 e quanta qualità!).

Dietro tutto, il gran lavoro di Coccoli, Sambugaro, Mambretti e di un’ottimo Mirko Trapella, capace di deliziare il pubblico con un paio di stopponi: insomma, il quarto quarto diventa solo obbligatorio da regolamento e coach Piazza pensa alla prossima fondamentale sfida contro Legnano, concedendo meritati applausi per i suoi e spazio ai giovani Antozzi e Gelmini. 

Legnano sarà, infatti, la gara decisiva per mantenere il secondo posto: solo una vittoria lo potrà garantire, in virtù della sconfitta all’andata.

 
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