Comunicato stampa della Regione Emilia Romagna
L’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna dal 9 all’11 marzo ha causato pesanti disagi sull’intero territorio regionale, in particolare in montagna e sulla costa, ma anche in pianura, nelle aree con un più delicato equilibrio idrogeologico.
I danni registrati finora sono anche peggiori rispetto a quelli riscontrati alla prima verifica e comunicati al Governo nella richiesta della dichiarazione dello stato d’emergenza avanzata da parte del Presidente Vasco Errani l’11 marzo scorso.
Da allora, ed a fronte di un Governo nazionale che non si è ancora espresso e che non ha ancora deciso di finanziare nemmeno i danni relativi alle calamità riconosciute l’anno scorso, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di reagire aumentando ulteriormente le risorse già disponibili nei diversi settori e predisponendosi a ricaricare ulteriormente i capitoli necessari ad affrontare l’emergenza, nell’ambito del prossimo assestamento di bilancio. Pertanto ai 7 milioni già disposti nei giorni scorsi si aggiungono ora 1,6 milioni di euro per i danni alla viabilità provinciale e 2 milioni di euro da parte dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, per un totale di quasi 11 milioni di euro. Risorse destinate ad attivare gli interventi più urgenti e indifferibili immediatamente cantierabili, finalizzati a mitigare le conseguenze sul territorio, per contribuire ad alleviare i disagi dei cittadini e delle imprese colpite dai gravi ed estesi disagi ambientali.
I finanziamenti sono destinati in particolare a ripristinare condizioni di sicurezza ai cittadini che vivono nei territori più colpiti dal maltempo, affrontando così subito le situazioni più urgenti, ovvero la viabilità nei comuni montani e la difesa della costa, oltre alla sicurezza dell’asta inferiore del fiume Po.
La Regione ritiene quindi fondamentale che il Governo dichiari lo stato di emergenza e assegni adeguati mezzi e poteri straordinari, assicurando significativi finanziamenti, utili ad affrontare con urgenza gli ulteriori interventi, per i quali le prime stime ammontano a circa 40 milioni di euro, necessari al ripristino delle normali condizioni di vita nei territori interessati.
|