Della partita di Frosinone rimane l'ennesima resurrezione del Piace, squadra che evidentemente riesce a dare il meglio di sè solo quando è sull'orlo del baratro, e quando non ci sarebbero ulteriori prove d'appello. Una sconfitta in terra ciociara avrebbe portato conseguenze disastrose a livello psicologico, oltre che in classifica.
Rimane l'ennesima rimonta e l'ennesimo, verrebbe da dire il solito, secondo tempo alla grande, dopo un primo tempo davvero brutto. La squadra di Ficcadenti ha infatti costruito la maggior parte delle sue fortune nella seconda frazione di gioco: in un'ipotetica classifica relativa ai soli secondi tempi delle ultime 14 giornate, dalla 16esima in poi, il Piace occuperebbe la terza posizione a quota 23, alle spalle solo di Ascoli (25) e Albinoleffe (24), e davanti a Cittadella, Empoli (22), Torino (21), Brescia (20) e via dicendo fino alle ultime posizioni occupate curiosamente dalle formazioni trivenete, e cioè Vicenza (12), Padova (11) e Triestina (8). Dodici le reti segnate dai biancorossi, e solo cinque quelle subite, di cui due ininfluenti sul risultato a Cesena. E proprio considerando i gol decisivi emerge l'altro dato interessante: nello stesso scorcio di campionato il Piace ha segnato la bellezza di 6 gol decisivi, e ne ha subiti solo 2, avendo costruito tutte e sei le vittorie ottenute nella seconda metà del match (la settima vittoria dell'era Ficcadenti, a Modena con il Sassuolo, risale al periodo precedente). Andamento completamente opposto nelle primi 15 secondi tempi di campionato, durante i quali il Piace avrebbe raccolto solamente 9 punti. Ma quali possono essere i motivi di tale tendenza? Questione di carattere e fattore psicologico che induce come detto la squadra a tirare fuori il meglio di sè nelle situazioni di difficoltà, una questione fisica dovuta alla capacità di amministrare le energie nel corso della partita. Ma anche questione di modulo, con la squadra che spesso è passata nel corso della partita ad un 4-4-2 riuscendo in questo modo a trovare un migliore equilibrio ed un migliore assetto. E questione di capacità di lettura della partita, con cambi, dovuti anche ad una rosa finalmente abbondante, che spesso hanno deciso la partita.
Rimane comunque la conferma del carattere di una squadra troppo spesso messo in discussione quando le cose vanno male.
Rimane la splendida partita di Moscardelli, riemerso nel migliore dei modi dopo un periodo negativo sotto porta, in cui sembrava non gli riuscisse più nulla, nonostante l'impegno e l'abnegazione siano sempre stati all'altezza. La caparbietà con cui il capitano ha sradicato il pallone dai piedi ingenui di Scarlato per l'assist dell'uno a uno di Guerra è l'immagine più adatta a rappresentare la voglia di riscatto e di tornare ad essere il trascinatore e il valore aggiunto della squadra.
Rimane il ritorno di Thomas Guzman, suggellato dal gol che risulterà decisivo grazie ad un tocco sapiente che ha beffato il portiere. Uomo a lungo dimenticato, il paraguaiano, ma che potrebbe risultare determinate in questo finale di stagione, soprattutto per la sua grandissima bravura sui calci da fermo. Ora Ficcadenti può provare a farne quello che Adailton fu nel suo Verona.
Rimane ora l'obiettivo di non rilassarsi e di non rischiare di compromettere nuovamene l'impresa compiuta. La miniserie Ancona-Cittadella.Modena-Crotone, con tre partite in casa, può rivelarsi fondamentale per riuscire a dare continuità ai risultati e a mettere la testa fuori dalla zona caldissima della classifica.
Rimane la necessità che i tifosi si stringano attorno alla squadra in questo momento decisivo: in occasione del doppio, importantissimo, confronto casalingo in notturna, venerdì prossimo contro l'Ancona e martedì contro il Cittadella, la società ha deciso di chiamare a raccolta tutti i suoi tifosi,riducendo sensibilmente, in pratica dimezzando, i prezzi dei biglietti: 5 euro per la curva nord, 10 euro per i distinti e il rettilineo, 20 euro tutti i settori della tribuna. Un'altra iniziativa per riportare gente allo stadio e riavvicinare i piacentini alla loro squadra nel momento in cui serve maggiormente.