Il semplice servizio di guardianìa della centrale al posto del normale turno di lavoro, un rischio per la sicurezza di Isola Serafini e anche il venir meno di un presidio essenziale per il Po. E' l'allarme lanciato dai sindacati nel corso di una conferenza stampa in Camera del Lavoro (presenti Floriano Zorzella della Cgil e Giancarlo Barbieri, Cisl) riguardo al piano di riordino del personale dell'impianto di Isola Serafini presentato da Enel Greenpower. "Enel non ha intenzione - hanno spiegato i sindacalisti - di rimpiazzare le persone che stanno andando in pensione e ci ha proposto di sostituire un turno di lavoro con un servizio di guardianìa, significa che il lavoratore non sarebbe più in servizio all'interno della sala controllo della centrale ma nell'edificio adibito ad alloggio a 300 metri di distanza dagli impianti. Una situazione che farebbe venir meno non solo il diretto intervento sugli impianti, ma anche la funzione di presidio svolto sinora rispetto allo stato del Po, alle eventuali situazioni critiche legate al transito di imbarcazioni". A loro sostegno i sindacati hanno portato anche le lettere delle prefetture di Piacenza e Cremona. "Lunedì - hanno specificato Barbieri e Zorzella - è in programma un'assemblea coi lavoratori di Isola Serafini (sono in tuttto 16 ndr) per stabilire quali azioni compiere".
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