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Ruba ostie e candele in cappella, denunciato "aspirante" satanista

Coltivava da tempo la passione per il satanismo e stava cercando in tutti i modi di metterne in pratica i riti provando a riunire intorno a sè altri adepti. Per questo il 20 febbraio scorso si è introdotto nella cappella dell'ospedale di Castelsangiovanni rubando quattro candele e alcune ostie consacrate contenute nel tabernacolo dentro l'altare. Il protagonista è un ragazzo di 23 anni, nato a Milano ma residente a Castelsangiovanni, attualmente disoccupato.

Il parroco della cappella, don Sergio Sebastiani, ha subito denunciato il fatto ai carabinieri, ricordando anche due episodi avvenuti nei giorni precedenti ai quali immediatamente non aveva dato molto peso. Qualcuno aveva infatti lasciato alcune carte da gioco infilate nello stipite della porta e marchiate con un pentacolo e con il numero 666.
L'episodio che ha portato alla svolta nelle indagini, condotte dai carabinieri di Castelsangiovanni con i colleghi di Piacenza, è avvenuto ai primi di marzo, quando il sacerdote ha sorpreso il 23enne mentre rubava le offerte dalla cappella. Al parroco che lo ha fermato ha dato false generalità, dicendo inoltre di trovarsi lì per fare visita ad una persona in ospedale.

Don Sebastiani aveva deciso di non trattenerlo ma, grazie alla descrizione fornita, ha permesso ai carabinieri  di identificarlo dopo una serie di controlli. Nell'abitazione del giovane i militi hanno trovato articoli e libri sul satanismo presi in prestito alla biblioteca del paese, oltre ad un mazzo di carte dal quale mancavano quelle lasciate sulla porta della cappella. Le candele rubate sono state rinvenute in un campo nei dintorni di Castelsangiovanni; il 23enne ha detto invece di aver gettato le ostie in un cassonetto dei rifiuti, poichè non era riuscito a coinvogere altre persone per svolgere i rituali.
 

Dovrà ora rispondere di furto, tentato furto e offesa a confessione religiosa mediante vilipendio. 
 

 
Voci correlate:
  • Castelsangiovanni
  • furto
  • satanismo
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    Commenti:


    I profiler azzardati che fanno notizia
    io propongo... "profili" meno azzardati. E' così facile giungere a tali conclusioni? Il presunto "aspirante satanista" (wow...che definizione inquietante! Vige però il diritto di cronaca e certe notizie, sapientemente condite, hanno indubbiamente un certo effetto) appartiene ad una famiglia che si é soliti definire disagiata, "seguita" da anni dai servizi sociali i quali forse hanno svolto il loro dovere in modo assai superficiale (il sostegno economico è relativo ed è sicuramente il modo più semplice per poter dire "ce ne siamo occupati..."). Probabilmente sarebbe più utile un'inchiesta sui compiti dei dei servizi sociali, ma evidentemente torna più utile scomodare il diavolo in persona. Sbattiamo pure il novello mostro in prima pagina. Nel piccolo paese tutti sanno chi è il "satanista": presunto o aspirante sono dettagli. Al-lupo-al-lupo! Uniti e compatti nel creare e poi aumentare le distanze. E questo vale anche per don Sergio Sebastiani: il lupo era ancora un cucciolo quando poteva essere assistito/rieducato con metodo. E lui lo sa. La gente lo sa. I servizi sociali lo sanno. I carabinieri lo sanno. I giornalisti preferiscono non approfondire oltre quando la notizia è offerta su un piatto d'argento pronta ad essere divorata dalla massa, affamata a sua volta degli stessi ingredienti che rappresentano il pettegolezzo del giorno (lauto pasto a scapito dei più deboli) Il cucciolo ha oggi 24 anni. "Cucciolo" era e "cucciolo" è rimasto, nonostante l'età. Questo è essenzialmente il problema e contemporaneamente la soluzione: io porto un bambino ovunque, con una caramella... Mi spaventano invece certe notizie e le reazioni dei cittadini "normali" il cui pregiudizio era ed è supportato dalla superficialità delle istituzioni preposte a prevenire/arginare le pericolose conseguenze derivanti da una mancata integrazione sociale di persone sulle quali tendiamo tutti a riflettere solamente la nostra "paura del lupo cattivo" rafforzandone in tal modo le potenziali devianze. Chi è infine il lupo cattivo? Chi è infine il vero responsabile? Occorre sempre un'indagine relativa punto di partenza prima di tirare le somme. Occorre capire quale sia il significato del simbolo e non guardare distrattamente il simbolo in sè completamente slegato dalle premesse. Don Sergio... mi scusi se non approvo il suo metodo per tentare un percorso volto a raggiungere la retta via. E scusatemi se ritengo che i servizi sociali abbiano peccato di superficialità e pigrizia. Scusatemi soprattutto se mi schiero dalla parte del PRESUNTO ASPIRANTE SATANISTA. La sua presunta aspirazione è probabilmente uno dei tanti meccanismi compensatori legati al naturale bisogno di integrazione. E il primo gruppo che lo ha "scartato" fin da bambino è stato proprio quello rappresentato dalla gente "normale". Se nemmeno il prete crede possibili tentativi altri da una sterile denuncia io concludo senza ulteriori commenti in merito a quella che ritengo essere l'ennesima piccola storia ignobile di un paese di provincia. Ora il paese è tranquillo. Abbiamo scoperto chi rubava ostie, candele e offerte della cappella. Aggiungiamo il diavolo ed ecco la pentola che bolle sul fuoco! Manca il coperchio, pero'... La gente ama i vecchi detti. Io pure: "chi va con lo zoppo impara a zoppicare" "dimmi chi frequenti e ti dirò chi sei" ma anche "l'abito non fa il monaco"
    silvia
    11/03/2010  14.02

    propongo...
    un anno di servizio nel reparto di geriatria dell'ospedale di castelsangiovanni ... senza guanti...
    paolo
    10/03/2010  19.29


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