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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Nuovi indirizzi scolastici, le novita' approvate in Provincia

Una “scelta responsabile ed equilibrata, maturata in un clima di collaborazione con gli istituti scolastici e volta ad un miglioramento dell’offerta formativa tenendo sempre al centro i ragazzi e le loro esigenze”

Commentano così il presidente della Provincia Massimo Trespidi e l’assessore al sistema scolastico Andrea Paparo la delibera approvata nel consiglio provinciale di ieri con il voto della maggioranza, documento relativo alla confluenza automatica o confluenza tabellare dei nuovi  indirizzi scolastici così come previsti dal Riordino scolastico (le tabelle inallegato a fondo pagina). “Come amministrazione ci siamo dovuti muovere in una situazione difficile – ha continuato Trespidi - condizionata soprattutto da tempi molto stretti: su richiesta della Regione la delibera doveva essere consegnata entro il 10 marzo e le iscrizioni si chiudono il 26 dello stesso mese. Tra l’altro, una volta avuto il quadro completo delle iscrizioni, il che avverrà in aprile, avremo pochissimi giorni per preparare tutti i locali che dovranno essere pronti entro luglio”
La delibera  per il presidente della provincia “è un punto di partenza, quello che ci attende è un lavoro che si preannuncia molto intenso. Anche in questo caso abbiamo cercato di ragionare come un sistema territoriale: il compito è ora quello di capire quali sono le domande e le esigenze che nascono dal territorio”


Gian Paolo Binelli, coordinatore dei dirigenti scolastici piacentini ha evidenziato come si sia appena all’inizio del riordino del sistema scolastico e proprio per questo per vedere tutti gli effetti bisognerà aspettare ancora molto tempo: “Come dirigenti scolastici non siamo comunque stati a guardare – ha precisato – e ci siamo da subito attivati perché il prossimo anno scolastico parta con tutte le certezze possibili”


Maria Luisa Giaccone, preside del polo scolastico della Valtidone, ha voluto lanciare un messaggio per tranquillizzare gli studenti e le loro famiglie: “Siamo in un momento di transizione – ha detto – nel quale la struttura del sistema scolastico è messa in discussione. Nostro compito è quello di guidare e accompagnare questo cambiamento che, se da una parte può portare incertezza, dall’altra genera discussione e voglia di confronto”.


Mauro Monti, preside del polo scolastico “Mattei” di  Fiorenzuola, ha invece posto l’accento su alcune tematiche, quali l’alternanza scuola/lavoro, l’approccio laboratoriale della didattica e l’importanza di stringere rapporti con il territorio, unendo le competenze della scuola alla realtà produttiva locale, aspetti sui quali svolgere una riflessione attenta.
Sabato apertura di tutti gli istituti superiori a studenti e genitori.

Sul Sito della Provincia sono pubblicate (alla voce scuola) le tabelle semplificate utili a genitori e studenti per potersi orientare sulle nuove offerte formative a disposizione nella nostra provincia.

BOIARDI: "CHI HA VOTATO IL PROVVEDIMENTO ACCETTA LA PERDITA DI 50 POSTI DI LAVORO"

Intervento di Gianluigi Boiardi, consigliere provinciale Insieme per un nuovo Ulivo

Che quella del ministro Gelmini non fosse una riforma ma solo una serie di tagli al sistema scolastico, non c'era dubbio. Chi ieri ha votato a favore di questo provvedimento ha accettato la perdita in provincia di Piacenza di almeno 50 posti di lavoro di docente nel prossimo anno scolastico nelle scuole superiori.


Infatti oltre ai nuovi ordinamenti che partono dalle classi prime, per le classi successive negli istituti tecnici e professionali saranno effettuati tagli di ore: meno scuola, meno spesa, questo è il pensiero del governo. Inoltre, la differenza di trattamento tra i licei e gli istituti tecnici/professionali è la conferma di un ritorno all’istruzione “classista”, come 50 anni fa (quando c’erano la scuola media e la scuola di avviamento professionale). I licei per formare la nuova classe dirigente, le altre scuole verso il lavoro. Con l’aggravante che, nel gruppo delle ore tagliate per gli istituti tecnici e professionali, ci sono anche ore di laboratorio.


Ieri si è persa l’occasione per discutere le prospettive del nostro territorio, a partire dalla formazione superiore e dai suoi legami con lo sviluppo e con le vocazioni di Piacenza.  La nuova amministrazione provinciale si nasconde dietro il quadro delle confluenze automatiche decise a Roma dal Ministero. Ma dov'è finito il tanto declamato “federalismo” della Lega?
Anche la scusa dell’orientamento della Regione Emilia-Romagna a favore delle confluenze automatiche non tiene: tanto nella delibera di Giunta Regionale quanto nella lettera del presidente Errani c’è spazio per le deroghe, proprio per lasciare ai territori l’iniziativa su questioni specifiche e di particolare interesse: ma per attivare un’iniziativa ci vogliono idee circa il futuro del territorio, e ci vuole coraggio per assumersi le responsabilità. Idee e coraggio che mancano a questa Amministrazione. Ne sono prova la sostanziale rinuncia all’indirizzo di perito logistico e l’abbandono al loro destino dei poli scolastici territoriali della val Tidone e della val d’Arda, che rischiano di subire la concorrenza delle province limitrofe. In particolare quello di Fiorenzuola, che già vede la bassa gravitare su Cremona, ed ora è senza armi per contrastare Fidenza (che avrà il Liceo delle Scienze Applicate mentre al Mattei è stato negato);


Ultima osservazione: l'Amministrazione provinciale afferma che le novità  partiranno a Piacenza dal 2011. Ma anche su questo punto la delibera della Regione Emilia-Romagna è molto chiara: i nuovi indirizzi nel 2011 saranno approvati solo se le richieste delle Provincie riguarderanno scuole preventivamente dotate dei laboratori e delle attrezzature didattiche necessarie. Nel bilancio 2010 non c'è traccia di fondi per dotare le scuole superiori di nuovi laboratori e attrezzature. Chiedo pertanto un impegno preciso al Presidente affinché in occasione della prima variazione di bilancio utile, siano stanziate congrue e significative risorse per dotare le scuole superiori di moderni laboratori e nuove attrezzature capaci di sostenere l’attivazione dei nuovi indirizzi di studio richiesti. Diversamente sarà l’ennesima prova che questa Amministrazione non fa seguire alle parole fatti concreti.
 


 

 
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