PRESENTAZIONE IN SANT’ILARIO DEI CANDIDATI LEGHISTI LUIGI FOGLIAZZA, STEFANO CAVALLI E MEDARDO ZANETTI (fonte ufficio stampa)
«I sondaggi ci danno attorno al 15-16 per cento regionale. Possiamo vincere, dobbiamo riuscire a parlare al cuore degli emiliano romagnoli. Piacenza? deve aver funzione di trade union tra una Regione che, dopo la riammissione di Formigoni, vinceremo e l’Emilia dove pure – io credo – riusciremo a portare a casa la vittoria. Sono sicuro che anche qui confermeremo il consigliere regionale con percentuali superiori al 20 per cento». Lo ha detto il presidente federale della Lega Nord della Commissione Ambiente della Camera, Angelo Alessandri, nel giorno della presentazione ufficiale, all’auditorium piacentino “Sant’Ilario”, dei tre candidati leghisti locali alle prossime regionali: Luigi Fogliazza, Stefano Cavalli e Medardo Zanetti che – sulla scorta dell’esempio dell’aspirante presidente del Piemonte, Roberto Cota – hanno firmato il “Patto per la vita e la famiglia”, documento che rigetta l’Ru486, ogni forma di eutanasia e rifiuta «l’omologazione della famiglia fondata sul matrimonio a qualsiasi altra forma di convivenza, anche omosessuale».
«La cosiddetta kill pill – ha spiegato l’onorevole Massimo Polledri, promotore dell’iniziativa – condanna le donne ad abortire, barbaramente, tra le mura di casa. È fermo e deciso il nostro no all’eutanasia, con forza e sicurezza vogliamo dire sì alla vita. La famiglia? Per noi è fatta da uomo e donna. Noi della Lega non abbiamo alcuna intenzione di pagare il conto dei vari trans di Marrazzo».
I recenti scandali del Pd e il «fallito modello rosso dell’Emilia Romagna» hanno fatto dire ad Alessandri, in uno slogan ad effetto: «Errare è umano, Errani è diabolico». Il quadro del crescendo elettorale è stato tracciato dal segretario provinciale Pietro Pisani. «Il trend è più che positivo, premia una Lega del fare. Alle regionali del 2005 eravamo neanche al 5 per cento. Alle ultime Europee la lega emiliano romagnola è balzata oltre l’11 per cento. La gente, e i piacentini in particolare, sono stanchi di una regione Bologna-centrica. Il modello federalista deve partire dalle Regioni. L’obiettivo è la piena indipendenza della Padania che riporterà al Nord, si stima, 50miliardi di euro. Soldi nostri, per la nostra gente».
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