AGGIORNAMENTO - Eletto il nuovo organismo dirigente della Cgil piacentina. I delegati del congresso hanno eletto in mattinata i 60 componenti del direttivo della Camera del Lavoro. Direttivo che comprende appunto 60 nomi, anzichè i 61 previsti. Un tassello mancante non di poco conto, e il suo inserimento spetterà proprio al segretario nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani. Si tratterà di un rappresentante confederale e a lui Gianni Copelli, segretario uscente della Cgil piacentina, passerà il testimone.

Nell'intervento conclusivo, Antonio Filippi (anche lui indicato dallo stesso Epifani per aiutare la Camera del Lavoro di Piacenza a "sopravvivere" ad un congresso particolarmente tribolato), si è detto soddisfatto dell'esito dell'assise. Sofddisfazione che sarebbe stata espressa dallo stesso segretario nazionale.

La composizione del direttivo rispetta l'esito del congresso: 41 rappresentanti sono andati alla mozione Epifani, 20 a quella di Moccia. Complessivamente il direttivo è stato rinnovato 33%, i "giovani" sono aumentati del 14%. Metà dei rappresentanti indicati dallo Spi sono cambiati.

AGGIORNAMENTO 2 marzo - Giornata decisiva, quella di domani, per il futuro della Camera del Lavoro di Piacenza. Si concluderanno infatti i lavori dell'assise congressuale e non è ancora chiaro se si procederà nell'immediato all'elezione del successore di Gianni Copelli alla guida della Cgil piacentina. Tra le ipotesi ancora sul campo, c'è quella di far slittare l'elezione di una decina giorni, e comunque non più tardi del 17 marzo, quando verranno rinnovati gli organismi regionali.

In questo caso la guida della Camera del Lavoro di via XXIV Maggio sarebe affidata ad un esterno, probabilmente ad un rappresentante della Cgil dell'Emilia Romagna. Sarebbe invece sfumata la soluzione di affidare la Cgil piacentina ad un rappresentante nazionale del sindacato, Giacomo Berni.  Resta tuttavia l'incognita della sinistra sindacale, che ha duramente criticato la gestione di Copelli del caso Spi. Un inedito asse tra sinistra e pensionati potrebbe infatti scompaginare gli equilibri fragilissimi che si stanno definendo in via XXIV Maggio, arrivando a sancire una nuova maggioranza. E procedere quindi all'elezione del segretario.

AGGIORNAMENTO - Tessere "false" Spi, impossibile voltarsi indietro e far finta di nulla. Così il segretario della Camera del Lavoro di Piacenza, Gianni Copelli, ha voluto esprimere la propria posizione in merito alla vicenda, durante la sua relazione in apertura dei lavori congressuali.

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Si aprono oggi i lavori del congresso territoriale Cgil di Piacenza. Un'assise che arriva dopo mesi di contrasti interni alla Camera del Lavoro piacentina, dopo l'esplosione del "caso" delle presunte tessere false di Spi Cgil.  Una vicenda emersa nel corso dell'estate e si stima che siano state iscritte al sindacato dei pensionati, senza che ne facessero richiesta, centinaia di persone.

Da qui la spaccatura tra lo Spi piacentino e il segretario della Camera del Lavoro, Gianni Copelli, prima alleati all'interno della Cgil piacentina. E se Copelli da parte sua ha sottolineato l'assoluta necessità di un massimo rigore morale all'interno di via XXIV Maggio, la sinistra sindacale obietta invece che la posizione del segretario è dettata solo da calcoli congressuali.

Sta di fatto che nei giorni scorsi il congresso di Spi Cgil si è chiuso senza l'elezione del proprio segretario, e pare che anche l'assise territoriale sancirà questa fase di stallo, dettata a quanto pare da livelli romani (lo stesso Guglielmo Epifani ha mandato un proprio uomo a "sorvegliare" la situazione). Si tratta di prendere tempo, ancora un paio di settimane, per definire il nuovo assetto della Camera del Lavoro piacentina.