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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Bertolaso: "Isola Serafini ha tenuto, passato solo il 5 - 10% dell'onda nera" IL VIDEO
 

 

AGGIORNAMENTO - "Lo sbarramento di isola Serafini ha retto: abbiamo stimato che è passato solo il 5, 10 per cento del materiale immesso nel Lambro. Sono già stati individuati dei siti di stoccaggio (anche nel Piacentino, ndr)". Queste in sintesi le dichiarazioni del sottosegretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso, di nuovo convocato in Prefettura per presiedere le operazioni di contenimento dell' "onda nera". Bertolaso poi si recherà a fare due sopralluoghi nel Piacentino: è atteso a San Nazzaro e a isola Serafini. Il presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi, ha invece assicurato che è stata accolta la richiesta di stato di emergenza. Nella notte, riferisce sempre Trespidi, sono arrivati i materiali richiesti dalla Protezione Civile per procedere al pompaggio degli olii esausti.

AGGIORNAMENTO - A fronte delle numerose telefonate sull’argomento ricevute questa mattina dall’Ufficio Ambiente del Comune di Piacenza, l’assessore Pierangelo Carbone chiarisce che “i cittadini possono stare tranquilli: dall’Unità di Crisi sull’emergenza legata all’inquinamento del fiume Po non è stato emesso alcun divieto di utilizzo dell’acqua potabile, di cui si può continuare a fruire senza preoccupazione”.  
Si ricorda che è invece in vigore l’ordinanza comunale che vieta il prelievo delle acque del Po, a qualsiasi titolo e utilizzo, sino a nuove comunicazioni di revoca.

Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso è atteso in prefettura, probabille in giornata un sopralluogo sul Po a Isola Serafini. Il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha comunicato che tutte le attrezzature richieste sono giunte nella notte e che è stato concesso lo stato di emergenza. 

AGGIORNAMENTO - Il capo della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso è di nuovo a Piacenza. Il suo arrivo è previsto alle 10 in prefettura. Già dalle 9 si ricostituirà il tavolo di via San Giovanni sugli sversamenti, in attesa del capo del dipartimento nazionale, insieme ai rappresentanti degli enti locali il sindaco Roberto Reggi e il presidente della Provincia Massimo Trespidi. «Grazie al coordinamento del dottor Bertolaso la situazione – commenta l’assessore provinciale Davide Allegri – sta gradualmente migliorando anche dal punto di vista del controllo e del monitoraggio dell’evoluzione del problema».

AGGIORNAMENTO - Si punta tutto su Isola Serafini per cercare di raccogliere la quantità maggiore possibile di gasolio, petroli e olii esausti che sono stati sversati nel Lambro due giorni fa. Nel frattempo, hanno spiegato il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e il sottosegretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso, è stata istuitita un'unità di crisi che comprende le tre regioni direttamente coinvolte, la stessa Emilia Romagna, la Lombardia e il Veneto. La richiesta di stato d'emergenza nazionale sarà poi consegnata al Governo dallo stesso Bertolaso.

L'attenzione, precisano entrambi, si concentra adesso sulla conca di Isola Serafini, uno sbarramento che consentirebbe, insieme al posizionamento di skim oil e altre 3 file di "panne" (una all'altezza del ponte provvisorio di Piacenza), di scongiurare l'arrivo dell'onda nera fino al delta del Po e, di conseguenza, alla città di Ferrara e dell'Adriatico. Verranno inoltre individuati i sti dove poter stoccare il gasolio e gli olii recuperati dal Po.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA PREFETTURA DI PIACENZA

Si è tenuta oggi in Prefettura una riunione volta ad approfondire la problematica dell’avvenuto sversamento di idrocarburi sul fiume Lambro e di conseguenza sul fiume Po, alla presenza del Sottosegretario Guido Bertolaso e i rappresentanti delle Prefetture situate lungo l’asta del fiume Po e il Presidente della regione Emilia Romagna, Vasco Errani.
Alla luce della situazione descritta dai tecnici presenti alla riunione e che è stata indicata come fonte di criticità serie, è stato disposto nel corso della riunione la costituzione di un’unità di crisi presso la Prefettura di Piacenza, una struttura di coordinamento che vedrà coinvolti il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e gli uffici competenti di Protezione Civile delle regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, nonché AIPO e Autorità di Bacino del fiume Po.
Inoltre le amministrazioni e gli enti sia pubblici che privati già da due giorni impegnati nel contenimento della macchia oleosa, continueranno ad operare in stretto contatto con le Prefetture e gli Enti Locali che hanno assicurato il pronto impiego delle strutture e risorse presenti sul territorio.
La riunione di oggi, voluta da tutti gli attori impegnati nella gestione dell’emergenza, ed in particolare dagli Enti locali della provincia di Piacenza, ha visto il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale rispondere alla richiesta avanzata nella giornata odierna, attraverso la presenza del Dr. Bertolaso all’incontro odierno.
Si metteranno pertanto in atto, in pieno coordinamento tra gli enti preposti, tutte le iniziative volte a salvaguardare l’intera asta del fiume Po, con particolare attenzione alle acque destinate ad un utilizzo idropotabile e alla salvaguardia del delta del Po e del mare Adriatico. Inoltre, al fine di ridurre i danni all’ambiente, sono state individuate le risorse necessarie al prelievo degli idrocarburi ( già oggi in fase di blocco a Roncarolo, Ponte San Nazzaro e Isola Serafini ) presenti nel fiume Lambro e lungo l’asta del fiume Po, posizionando  lungo l’asta del Po eventuali ulteriori barriere di contenimento nei punti che saranno indicati dalle diverse autorità competenti in materia.
Sulla base della richiesta avanzata dalla regione Emilia Romagna nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri verrà adottata la dichiarazione dello stato di emergenza per le regioni attraversate dai corsi d’acqua che hanno sofferto la grave forma di inquinamento da idrocarburi.
 

AGGIORNAMENTO - Prosegue il vertice in Prefettura sull'emergenza del Po. E' stato sottolineato che si produrrà il massimo sforzo a Isola Serafini per evitare che il liquido oleoso prosegua fino al delta del Po. Al momento non ci sarebbero rischi per la salute dei cittadini, ma si raccomanda di non toccare l'acqua del fiume.  

Per il parlamentare piacentino del Pdl Tommaso Foti "la riunione è positiva" ma, sottolinea, "forse nei giorni scorsi il problema è stato sottovalutato e la presenza degli strumenti assorbenti non è stata sufficiente per fermare il liquido oleoso" "Il tratto piacentino  è quello più interessato di tutti - ha continuato Foti - e stiamo producendo il massimo sforzo per evitare che questa "onda nera" possa proseguire il suo percorso fino al delta del fiume dove i danni sarebbero gravissimi".

I rappresentanti delle province lombarde hanno ammesso che all'inizio non si pensava che "lo sversamento fosse di tale quantita. Ci siamo comunque mossi in brevissimo tempo". A BREVE AGGIORNAMENTI

E 'in corso di svolgimento il vertice in Prefettura per fare il punto sulla situazione di emergenza ambientale del Po alla presenza del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, appena giunto in città. Alla riunione partecipano anche rappresentanti di varie città, fra cui Ferrara, Rovigo e Monza, il Prefetto di Parma Paolo Scarpis, il presidente della provincia di Milano Guido Possa e il presidente della Regione Vasco Errani. Nel frattempo la centrale Edipower di Isola Serafini starebbe perdendo 80 Kilowatt all'ora. L'Agenzia Interregionale per il fiume Po ha intanto comunicato di aver sospeso la navigazione sul fiume alla nautica da diporto. Sul ponte provvisorio si stanno per montare alcuni sbarramenti in polietilene per contenere "l'onda nera". 

 
Voci correlate:
  • Emergenza
  • Guido Bertolaso
  • Po
  • Commenti:


    Avviene
    E te pareva che tutto avviene per caso a pochi giorni dalle elezioni.A ridatece er puzzone
    Maurizio
    26/02/2010  11.42

    Ti pareva
    Ci mancava solo l'intervento di questo pagliaccio. Se volete contiunuare alle favole, al mito del supereroe che risolverà anche questa (belle dichiarazioni del cazzo), fate pure. Non so se è peggio chi racconta balle o chi le crede.
    lavinia71
    26/02/2010  11.07

    Pro Bertolaso....
    Ancora una volta Bertolaso si trova di fronte ad un disastro...non vorrei proprio essere nei suoi panni.. Ma fino ad ora ha lavorato bene...Speriamo che lo lascino continuare
    Maury
    26/02/2010  10.00

    per redazione
    Non è possibile monitorare,prima della pubblicazione, domande idiote di chi si rallegra di fronte ad un disastro ?
    marzio
    26/02/2010  09.12

    Cloniamo Bertolaso
    Non e possibile clonare Bertolaso e metterlo al posto di certi capoccioni. che credono di saper tanto ma alla fine non ottengono nulla e tanto meno ascoltano i consigli di chi conosce e lavora sul posto da diversi anni...(vedi AIPO)
    Alan
    25/02/2010  23.47

    domanda...
    Non è che Bertolaso porta sfiga?ahahah!!Con lui ogni giorno c'è un disastro...
    matteo
    25/02/2010  20.35


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