Comunicato stampa del dipartimento Affari sociali e sanita' dell'Udc Piacenza, in cui si chiede l'innalzamento della soglia Isee per l'accesso a esenzioni e l'introduzione del quoziente famigliare.
Nonostante il periodo di crisi economica non percepiamo nessuno sforzo da parte della Giunta di Piacenza a sostegno delle numerose famiglie piacentine. Sappiamo che Piacenza offre numerosi servizi e sostegni, ma tutti vincolati da aliquote Isee troppo basse che limitano di fatto l'accesso a tali servizi. Quindi se da un lato l'amministrazione esprime a voce solidarietà alle famiglie dall'altro materialmente ne limita l'accesso ad una ristretta minoranza. Noi vogliamo una politica del fare e non del parlare, è per questo motivo che il dipartimento affari sociali e sanità del'Udc di Piacenza, verificate le aliquote regionali e Provinciali, verificati i costi dei servizi di Piacenza chiede all'amministrazione comunale di Piacenza e a tutti i Comuni della provincia una maggiore attenzione ai servizi per il welfare. E' di questi giorni la notizia dei fondi ridotti per le scuole, ma ricordo
i mancati finanziamenti per i pre-post scuola che sono stati messi a carico della scuola stessa, parchi e nidi comunali con giochi divelti e giardini trascurati, i costi elevati dei mezzi pubblici, (per portare la mia famiglia in centro storico a fare un passeggiata, spendo 4 euro all'andata e 4 euro al ritorno, non è un po' caro?) ma per fortuna abbiamo cambiato la pavimentazione in Piazza Cavalli, (anche se con qualche critica) abbiamo chiuso la strada di Gossolengo che entra alla Besurica (con la felicità di chi abita in via..) abbiamo rifatto Piazzale Liberta, qualche rotonda .. A Piacenza chi conta non sembra essere la famiglia. Per questo vogliamo che l'amministrazione stia un po' dalla parte della gente, non solo a parole ma con i fatti, chiediamo che vengano applicati aumenti ai tetti minimi Isee e chiediamo l'introduzione del quoziente famigliare fatto dalla vicina Parma.
Gianluigi Dibella
Responsabile sociale Udc Piacenza
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