Di nebbia ce ne' sempre meno, questo rende piu' luminosi i nostri giorni invernali ma arreca gravi danni agli habitat che vivono dell'umidita'. In Italia il fenomeno nebbia e' in netta regressione: una riduzione del 30-35 per cento negli ultimi 20 anni in Pianura Padana, catalogata, fino agli anni '90, come una delle zone piu' nebbiose del mondo. Anche a Piacenza la nebbia è un fenomeno sempre più raro, l'ultimo picco si verificò nel '90 con 121 giorni.
''Da quell'anno in poi non sono stati piu' registrati i picchi massimi e i giorni di nebbia si sono notevolmente ridotti anche se gli ultimi due anni hanno fatto registrare un ritorno a una situazione simile agli anni '60-'90''. A scattare la fotografia e' Giampiero Maracchi ordinario di climatologia all'Universita' di Firenze. ''Il periodo tra gli anni '60 e '90 e' stato caratterizzato da valori medi di nebbia molto elevati - ha spiegato Maracchi -mentre poi la media '80-'99 e' caratterizzata gia' da una fase di cambiamento della circolazione atmosferica e del clima''. La riduzione delle medie di presenza di nebbia, ha aggiunto Maracchi, e' avvenuta quindi, dal '90 in poi, sia dal punto di vista del calo dei picchi, sia come valori medi che''. Per quanto riguarda i numeri, ecco la situazione dei picchi negli anni '80 quando il periodo di nebbia complessivo per anno andava da due a quattro mesi: - Milano Linate: 1984; piu' di tre mesi di nebbia, pari a 110 giorni rispetto a una media di 78 giorni; - Malpensa: 1988; 126 giorni di nebbia contro una media di 101; - Torino Caselle: 1986; 133 giorni contro 65 di media; - Piacenza: 1990; 121 giorni su una media di 70. Numeri altissimi che oggi si sono ridotti, appunto sia nei picchi che nella media di almeno il 30%. Situazione che caratterizza la Pianura Padana se si considera che, infatti, per esempio a Grosseto si hanno circa 7 giorni di nebbia, a Bari 3 a Palermo 1,5. ''Questa 'perdita' di nebbia - ha quindi concluso Maracchi - e' probabilmente dovuta a un cambiamento della circolazione. L'aria umida viene dall'Adriatico e va a cozzare con le Alpi Marittime. Con la modifica della circolazione quest'aria umida proveniente dall'Adriatico la nebbia non ha la stessa frequenza''. (fonte Ansa)
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