«Se l’amministrazione comunale ritiene che l’insediamento industriale della Lac Polymers può dare problemi ai cittadini siamo disponibili anche a rivedere l’autorizzazione per la lavorazione a freddo». Lo ha annunciato questa mattina l’assessore provinciale all’Ambiente e all’Energia Davide Allegri incontrando i cittadini di Chero davanti all’azienda per la trasformazione della plastica al centro delle proteste dell’ultimo periodo per fumi maleodoranti e forti rumori. Allegri – affiancato da Fabrizio Marchi della protezione civile provinciale – ha citato un recente rapporto Arpa, che evidenzia come negli ultimi mesi il titolare abbia acquisito un gruppo elettrogeno (di qui i problemi acustici) e una linea di lavorazione che prevede riscaldamento e formatura per la produzione di granuli destinati all’industria per la realizzazione di manufatti in plastica (motivo dell’intenso odore di materiale bruciato segnalato dai cittadini). L’iniziativa imprenditoriale – oggi accantonata (con l’eliminazione del gruppo elettrogeno) – non rientrava tra le attività autorizzate dalla precedente giunta ed è stata motivo di una denuncia alla procura della Repubblica. Il sindaco Gianni Zanrei, anche lui presente all’incontro, ha anticipato che presto emetterà «un’ordinanza affinché il tipo di lavorazione che questa ditta faceva, al di fuori dell’autorizzazione provinciale, non si ripeta più». Da via Garibaldi Allegri precisa che «l’autorizzazione risale al 22 aprile 2009 ed è stata rilasciata dalla precedente amministrazione provinciale, a seguito di un parere favorevole sulla compatibilità urbanistico-edilizia e ambientale del Comune, con la sola prescrizione relativa alle modalità di stoccaggio dei materiali».
«Ora la Provincia – spiega Allegri – sulla base del rapporto di Arpa e del parere del comune valuterà se mantenere le autorizzazioni in atto, anche quelle a freddo. Nel frattempo la procura farà il suo corso».
Scatenata la minoranza comunale in forze all’appuntamento: «Di fronte alle segnalazioni il sindaco avrebbe dovuto attivarsi immediatamente, non aspettare il fattaccio». Il gruppo, composto da Gianprimo Zazzali, Fabrizio Meli, Sandro Romiti, Gabriele Piccoli ha denunciato «l’assenza e il disinteresse dell’assessore comunale all’ambiente».
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