Comunicato stampa Paolo Botti, candidato Pd alle elezioni regionali
Un tavolo per discutere sullo stato del dissesto idrogeologico piacentino. E’ quanto andato in scena venerdì sera a Bobbio, dove il circolo del Partito Democratico ha organizzato un dibattito di confronto sul tema, focalizzando l’analisi sulle politiche d’intervento per le questioni territoriali.
Al tavolo dei relatori, insieme ai piacentini Marioluigi Bruschini, assessore regionale per la sicurezza territoriale, e al consigliere regionale Nino Beretta, anche il segretario del circolo Pd bobbiese Matteo Ragaglia e Paolo Botti, segretario provinciale Pd e candidato al consiglio regionale per le prossime consultazioni del 28/29 marzo.
«La totale assenza di una vera politica governativa d’intervento per le questioni legate ai territori, ha costretto in questi anni la Regione Emilia-Romagna a intervenire con contributi diretti da destinare al nostro Appennino – ha commentato Botti – su questi temi il Governo si è limitato ad emanare decretazioni d’urgenza, provvedimenti che sono utili solo sulla carta se non vengono accompagnati da adeguati stanziamenti di fondi».
Una tesi che ha trovato il riscontro fattivo anche degli altri ospiti chiamati ad intervenire, dal presidente della comunità montana della Valtrebbia Massimo Castelli, fino al vice sindaco di Bobbio Michele Frassinelli (Pdl).
La serata ha poi passato in rassegna le zone più a rischio della nostra provincia. Particolarmente esposte al pericolo di frane e smottamenti sarebbero le aree dell’Appennino, in particolare quelle dei comuni di Pianello, Vigoleno e Travo.
«Per le frane dello scorso anno dal Governo non è stato stanziato nulla – ha proseguito Botti – mentre l’Emilia-Romagna ha destinato oltre 6 milioni di euro al monitoraggio costante dell’Appennino e ad azioni di recupero per le aree dissestate».
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