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Il diario africano di Prospero Cravedi: addio Karamoja
 

Ultima punata del diario africano su Facebook di Prospero Cravedi dal nord Uganda: il nostro fotografo sta per partire alla volta del Sudafrica e si congeda dalla missione di Cooperazione & Sviluppo.

Addio Karamoja febbraio 2010

Lasciare Moroto e il Karamoja, dopo 40 giorni vissuti intensamente, non mi e' stato facile: per prima cosa i volontari che lavorano nella sede al nord dell'Uganda, per primo Federico il responsabile, poi Roberto responsabile del centro giovanile che tanto tempo dedica ai giovani del centro Don Vittorio, la sua giovanissima aiutante Giulia, poi Cristina , il taciturno Andrea  la responsabile da tanti anni della casa Giuliana, il dinamico perforatore Egidio, Pierpaolo uomo tuttofare, Amelia, Antonio, Angela mia moglie che mi e' stata d'aiuto nel mio lavoro, infine PierAngela vulcanica volontaria, con cui ho passto momenti bellissimi fra i suoi bambini Karimojong,a Iriri, Lopoko, Tapach, ed in ogni posto dove esiteva un problema.

Non dimentichero' mai il concerto organizzato da lei in piena savana in una cornice bellissima piena di ragazzi scalzi e stracciati, ma felici come era felice PierAngela. Come al ritorno dal tormentoso viaggio a Tapach cantammo "Bella Ciao", forse piu per farsi coraggio conoscendo la pericolosita' della zona. Anche la partenza da Moroto l'abbiamo fissata nel tardi pomeriggio per cercare di viaggiare con il buio per evitare guai, solo una settimana prima ben cinque persone erano state uccise in un agguato. Dal cancello della nostra sede, fin oltre le ultime capanne della citta' non sono stato capace di tenere aperti gli occhi, preso da una forte emozione, per quello che lasciavo, per le persone chei tutti i giorni incontravo per strada, nel centro giovanile.al mercato, sentivo chiamare, sentivo il mio nome che alcuni bambini gridavano, loro sapevano che sarei andato via per sempre, per loro oltre che un amico ero il fotografo che tutti i giorni li riprendeva nella loro vita, nei loro giochi.

Il lungo viaggio per Kampala sempre faticoso, durato otto ore nei momenti di dormiveglia ho ripassato tutti i momenti vissuti in Karamoja, la poverta' estrema, la speranza, i momenti belli, la marcia della Pace la simbolica pulizia della citta, la felicita' della gente alla perforazione del pozzo, alla visita dell'ospedale di Moroto, la grande festa dell'ospedale di Matany. Avro' tempo e modo di scrivere e parlare di questa mia esperienza che si aggiunge alle numerose gia' vissute in Uganda, in speciale modo in Karamoja; ora mi accingo ad una altra avventura in Sud Africa, al seguito della Staffetta della Pace e della Solidarieta', guidata da Pino Spiaggi che tocchera' tutte le citta' dove si svolgeranno i prossimi campionati del mondo di calcio; li raggiugero' da Kampala, e da lì spero di raccontare la storia di questa avventura sara' sempre Africa: un'altra Africa, quella di Nelson Mandela che proprio venti anni fa sconfisse l'Apartheid.

----- Da Kampala Prospero Cravedi

 
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