Comunicato stampa di Patrizia Calza, candidata per il Pd alle elezioni regionali
«Benché volendo considerare i dati forniti nelle scorse ore dalla Corte dei Conti, nel nostro Paese, si dovrebbe parlare di emergenza “Corruzione”, piuttosto che di emergenza sicurezza, desidero comunque intervenire sul tema sicurezza, non per alimentare polemiche su questo argomento, ma al solo scopo di fare chiarezza. Diversi piccoli Comuni, tra cui quello di Gragnano, di cui oggi sono vicesindaco, ebbero modo di partecipare al bando per i finanziamenti messi a disposizione del Ministero dell’Interno e ne sono rimasti esclusi (analogamente a ciò che è accaduto al Comune di Piacenza). Non si conoscono le ragioni dell’esclusione né i criteri osservati per l’aggiudicazione dei fondi.
Diverse le azioni proposte. Tra queste, vorrei ricordare, per il territorio di Valtrebbia e Valluretta, il sistema di videosorveglianza collocato nei punti strategici dei paesi (in media 10 telecamere per comune sulle vie di accesso ai centri abitati) e collegato ad un’unica centrale operativa posizionata nella sede della polizia municipale a Rivergaro ma con possibilità di trasmissione in tempo reale delle immagini alla stazione dei carabinieri di Bobbio e Piacenza. Ciò avrebbe consentito di potenziare e rendere più efficace la sinergia tra le forze di vigilanza sul territorio.
Perché, dunque, nessun progetto del territorio piacentino è stato considerato? Perché al contrario diversi Comuni lombardi sono stati individuati come destinatari dei finanziamenti statali? A questo quesito e ad altri sarebbe davvero opportuno che venisse fornita convincente risposta, e non dal Tavolo tecnico, ma dai rappresentanti del territorio in Parlamento».
Patrizia Calza
Ex assessore provinciale alle Infrastrutture, candidata per il Partito democratico al Consiglio regionale
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