Dopo riunioni con i vertici di Stogit e incontri pubblici, mercoledì 24 febbraio l’amministrazione comunale di Cortemaggiore incontrerà il presidente della Provincia Massimo Trespidi per quantificare le compensazioni da mettere sul tavolo della trattiva con l’azienda del gruppo Eni per il progetto nazionale di stoccaggio della Co2. Un progetto di cui si stanno occupando anche i media nazionali. Già, lo scorso anno, il Corriere della sera ne aveva parlato, ieri nel comune magiostrino sono approdate anche le telecamere di RaiNews 24. L’inviato dell’emittente satellitare, Angelo Saso, dopo aver intervistato Stefano Consonni, presidente del Laboratorio Energia e ambiente – ente terzo partecipato anche dalla Provincia a garanzia e tutela della sicurezza del progetto –, ha delineato lo stato dei fatti dell’esperimento pilota per “inghiottire” l’anidride carbonica con l’assessore provinciale all’Ambiente e all’energia, Davide Allegri, il sindaco GianLuigi Repetti e il componente della giunta comunale Gabriele Girometta (ambiente e agricoltura).
«Abbiamo in programma una serie di nuovi appuntamenti – ha precisato il primo cittadino – per avere un riscontro positivo sul lato dei finanziamenti. Al momento stiamo quantificando le richieste, all’incontro del 24 ne parleremo con il presidente della Provincia Trespidi».
«Questo progetto – ha precisato Allegri – arriva dopo 50 anni di sfruttamento del territorio. Il sottosuolo di Cortemaggiore è una ragnatela di tubi, a profondità variabili e la convivenza, sul versante urbanistico è pesante. Abbiamo già chiesto la messa in sicurezza dei tubi a spese dell’azienda e vogliamo che il progetto porti a qualcosa di concreto a beneficio di tutti, anche in termini di know how».
Ma c’è un ulteriore indotto: «Ogni territorio – ha detto Girometta – per la sua specificità deve assumersi le proprie responsabilità. Ci piace pensare che grazie al fatto di aver acconsentito, a suo tempo, allo stoccaggio del metano nelle nostre zone, c'è chi, oggi, non sta più al freddo. Se si dicesse sempre di no saremmo ancora all’età della pietra». (fonte ufficio stampa)
|