Foibe. Francesconi: “Tutti i Comuni abbiano una via dedicata ai martiri delle Foibe”
PIACENZA, “È necessario che tutto il Paese si fermi per ricordare l’immane tragedia degli istriano-dalmati” lo dice il Consigliere Regionale Luigi Francesconi (PdL) nel giorno dedicato alla memoria dei martiri delle foibe ed all’esilio forzato di tanti italiani cacciati dall’Istria, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per ragioni razziali ma anche politiche.
“Come per il XXV aprile – prosegue - si dà nome e cognome al regime politico che fu causa della dittatura, della guerra e degli altri crimini che furono commessi, anche in questo caso non si può non dimenticare che furono i partigiani di Tito ad uccidere e cacciare gli italiani accusati, ingiustamente e falsamente, di connivenze col fascismo.
In nome del comunismo si perseguirono coloro che avevano l’unica colpa di non accettare la “dittatura rossa” e di non volere che il proprio Paese fosse annesso al blocco sovietico”.
“Gli istriano-dalmati – prosegue – pagarono perché scelsero democrazia e libertà e la storia ha dato loro ragione: il Paese voluto da Tito, la Jugoslavia, non esiste più e gli Stati che sono nati dalle sue ceneri hanno rinnegato il comunismo e scelto la democrazia, ricongiungendosi con l’Europa e con l’occidente da cui l’ideologia e la dittatura li avevano allontanati.”
“Quei morti, troppo a lungo dimenticati per ragioni di quieto vivere, - conclude Francesconi – sono oggi un monito affinchè si rifiutino le dittature, di qualsiasi colore esse siano, e si costruisca il senso di Patria non su discriminanti ideologiche, giustizialiste o politiche, ma sul rispetto di regole condivise e dei diritti della persona.”
Per l’alto valore che ha la Giornata del Ricordo Francesconi sposa l’iniziativa promossa da Pino De Rosa che ha scritto a tutti i Sindaci chiedendo che venga intitolata ovunque una via ai martiri delle foibe: “Mi sembra un’iniziativa sensata e doverosa – commenta il Consigliere Regionale –, anche un segno semplice come può essere l’intitolazione di una via segnala l’attenzione della comunità locale verso questo tragico evento e funge da perenne ricordo nei confronti di quei tragici fatti, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni.”
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