UN VIAGGIO STUDIO PER GIOVANI IMPRESA PIACENZA
Alla ricerca di esempi virtuosi sull’utilizzo delle energie rinnovabili
Il gruppo Giovani Impresa di Piacenza a conclusione di un percorso di formazione che li ha visti protagonisti attivi su diversi argomenti, ha organizzato nei giorni scorsi un viaggio studio per visitare realtà significative di altre province.
Durante il corso, oltre a trattare temi economici dedicati alle colture tipiche del nostro territorio, sono state approfondite le opportunità offerte dal Piano di Sviluppo Rurale per agevolare i progetti più innovativi delle imprese, tra cui particolare rilevanza assumono quelli relativi all’utilizzo delle energie alternative, moderne, pulite, eco-compatibili, che possono ottemperare a tutti i fabbisogni aziendali, e, in caso di surplus produttivo, essere poi vendute al gestore dell’energia. Infatti, com’è noto, anche il petrolio, come il gas metano, è destinato all’esaurimento e diventa ogni giorno più prezioso, come confermato dal costante aumento dei prezzi. Tra le energie alternative più “gettonate” per le aziende agricole, vanno menzionate quelle per la produzione di biogas ed i pannelli fotovoltaici che, esposti ad un irraggiamento solare, producono energia elettrica pulita, economica, rinnovabile, senza inquinamento, preservando la natura e l’habitat degli animali e dell’uomo.
“Per questi motivi, spiega il delegato provinciale Coldiretti Giovani Impresa Jonatha Risoli, abbiamo attivato un percorso formativo concluso con un viaggio-studio per permettere a tutti i giovani imprenditori di verificare personalmente le soluzioni aziendali adottate da colleghi delle province limitrofe in ambito di bioenergie”. Il gruppo, guidato dal segretario Giovani Impresa di Coldiretti Piacenza Stefano Cavanna, dal vice direttore della Federazione provinciale, Luca Piacenza e logisticamente supportati dalle segreterie di Giovani Impresa di Cremona, Brescia e Mantova, ha visitato impianti di diverse dimensioni, le cui caratteristiche sono state ampiamente approfondite. In particolare a Cremona sono stati esaminati l’impianto di biogas alimentato con liquame e letame dall'azienda Lanfredi e quello dell’azienda florovivaistica Marossi, una caldaia alimentata da cippato, utilizzata per il riscaldamento delle serre. A Mantova è stata la volta dell’azienda agricola “Giardino” con impianto di biogas. Infine a Brescia presso l'azienda "Energie Future", dove l’impianto sempre a biomassa è alimentato grazie ai conferimenti di agricoltori della zona, un ottimo esempio di sinergia territoriale. Vi è utilizzato cippato, pioppi, short rotation forestry. Dulcis in fundo, cena e pernottamento presso l’agriturismo Cascina Carretto in Franciacorta.
“E’ stata, precisa Risoli, un’esperienza importante, perché in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, i segnali di cambiamento più significativi, devono provenire proprio da noi giovani. Contemplare nuove possibilità di reddito, per le nostre aziende è fondamentale; il nostro compito di futuri dirigenti ci impone di rimanere aggiornati su tutte le realtà tecnologiche che possono apportare reddito alle imprese associate”.
Il gruppo ha poi concluso l’esperienza di studio a Verona, a Fieragricola, dove grazie alle presenza e professionalità di Luca D’Apote, direttore Associazione Fattorie del Sole, (un progetto Coldiretti che risponde all'esigenza di potenziare la multifunzionalità delle imprese agricole, di costruire una rete delle imprese agronergetiche sul territorio nazionale per valorizzare i processi e i nuovi prodotti energetici connessi all’attività agricola), c’è stata la possibilità di chiarire tutte le eventuali incertezze, per poter tornare in azienda con idee più chiare e definite.