Comunicato stampa di Marco Bergonzi, consigliere provinciale Pd. Proposta avanzata durante l'ultimo consiglio provinciale.
Giorgio Perlasca : un eroe italiano
Nel giorno della memoria siamo tutti invitati ad un momento di riflessione, di raccoglimento, sulla “madre di tutte le atrocità” compiute da uomini contro altri uomini: l’olocausto.
In questi giorni il ricordo riaffiora, portato a galla da raccapriccianti filmati in bianco e nero, che mostrano atti e scene di una tale disumanità, che il solo racconto senza immagini non riuscirebbe a raffigurare in tutto il loro orrore.
Ma dall’inferno di quei tempi di persecuzione, abbiamo anche testimonianza di atti di grande coraggio ed immensa generosità.
Tra le tante, spicca la storia di un Uomo che con tutto se stesso si oppose alla barbarie nazista e che, a rischio della propria vita salvò oltre 5.000 esseri umani dallo sterminio.
Finita la guerra non parlò mai della Sua vicenda, neppure con i Suoi familiari, non cercò notorietà; venne riconosciuto dopo 30 anni da alcuni superstiti che raccontarono la Sua storia straordinaria , con la gratitudine assoluta di chi deve la propria vita ad un altro uomo.
Un Eroe che onora il nostro Paese, un grande esempio di umanità e coraggio che ci insegna tanto, soprattutto in un’epoca come l’attuale, piuttosto avara di modelli positivi; e se è vero che “chi salva un uomo, salva il mondo intero”, ritengo che come Provincia di Piacenza dovremmo intitolare un' area o un edificio, o almeno un'aula a Giorgio Perlasca.
Dal 27 al 30 Aprile effettueremo il viaggio a Mauthausen con studenti ed insegnanti, potremo dedicare questo viaggio alla memoria di Giorgio Perlasca, suggerendo attraverso gli insegnanti, ai ragazzi di leggere nel frattempo la Sua straordinaria vicenda umana, per attrezzarsi nel migliore dei modi ad un viaggio che rimane dentro tutta la vita e che quindi è tappa davvero importante della crescita di ognuno.
Sarebbe il modo migliore per “fissare” in maniera degna “il giorno della memoria” e per onorare Lui, che allora fu un Angelo per migliaia di persone ed oggi è un albero sulla “collina dei Giusti” in Israele.
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