Comunicato stampa di Luigi Francesconi (Pdl)
“Non sono un candidato di carta, ma un candidato in carne ed ossa, un uomo libero che liberamente espone le idee per cui si batte”, così ha esordito Luigi Francesconi (PdL) salutando gli amici presenti al comizio con cui ha avviato ufficialmente la campagna elettorale.
Tanti i curiosi che nella freddissima via principale di Borgonovo, durante il mercato settimanale, si sono fermati ad ascoltare un rituale un tempo abituale delle campagne elettorali, ma che oggi fanno in pochissimi, tra cui appunto il Consigliere Regionale.
“Mi piace sentire il calore della gente, tastarne gli umori – ha detto ancora Francesconi – e, nonostante non vada più di moda, mi piace fare i comizi perché non ho paura di dire ciò che penso.”
Entrando nel vivo del discorso ha parlato di ambiente, “un tema su cui troppo spesso la sinistra assume posizioni ambigue, presa nella morsa dell’obbedienza all’ideologia da un alto, e dalla necessità di essere pragmatici dall’altro.
Un caso su tutti quello dei caprioli: mentre a Piacenza si lotta per salvarli, nelle altre provincie vengono abbattuti, soluzione che unisce la tutela della specie alla prevenzione degli ingenti danni che questi ungulati provocano.”
“un altro aspetto importante – ha proseguito – riguarda la risorsa acqua: a Piacenza il veto degli ambientalisti ha impedito nel passato di costruire nuove dighe ed oggi gli agricoltori si trovano a far fronte alla scarsità idrica, soprattutto nel tardo periodo estivo, e agli alti costi delle ore/canale per l’irrigazione, costi che si aggiungono agli altri eccessivi in termini di utilizzo del carburante agricolo, sempre più caro a causa delle tasse regionali”.
Un ultima bordata ai blocchi del traffico: “Malgrado le catastrofiche previsioni degli ambientalisti il clima non va incontro ad un surriscaldamento, anzi, giornate come queste, che per altro si ripetono da alcuni inverni, sono la prova dell’esatto contrario. Tutto però viene ideologicamente utilizzato per colpire con assurdi divieti chi con l’auto si muove e lavora, senza che vi siano reali benefici in termini di riduzioni degli inquinanti”.
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