Della partita di Trieste rimane una vittoria importantissima, fondamentale forse. Con i tre punti del Nereo Rocco il Piace si riaggancia al gruppo delle squadre in lotta per la salvezza e vi riporta dentro gli alabardati. Meno uno dalla zona playout, meno due dalla salvezza, nove squadre in cinque punti (dal Cittadella in giù); la classifica dei biancorossi si fa improvvisamente meno drammatica anche se rimane preoccupante. Il Piace gira di fatto a quota 23 alla fine del girone di andata, considerato che la trasferta in terra friulana era il recupero della 19^ giornata, più o meno in linea con i programmi di rilancio dopo l'arrivo di Ficcadenti. Ne servono pertanto 27 nel ritorno per arrivare alla fatidica quota salvezza dei 50 punti (uno è stato messo in cassaforte con l'Empoli, e infatti il Piace è a quota 24). 15 punti in 10 partite per l'allenatore marchigiano, con una media esatta di 1,5 punti a partita: proseguendo di questo passo si arriverebbe a 52-53 punti, per cui non si può certo negare che si sia sulla buona strada. Certo non occorre un esperto per immaginare quali conseguenze avrebbe avuto una sconfitta a Trieste, dal punto di vista della classifica e del morale.
Rimane un Piace dai due volti: brutto, inconsistente e preso sempre di infilata da una Triestina indiavolata nel primo tempo, in cui si è visto la peggiore squadra dell'era Ficcadenti. Unica nota a merito l'essere riusciti a non naufragare completamente e a contenere un risultato che poteva essere ben più pesante. Trasformato, sicuro di sè e pronto a ribattere colpo su colpo nella ripresa, addirittura autoritario nei dieci minuti intercorsi tra i due gol di Cani.
Rimangono tre gol, tanti quanti quelli segnati nelle ultime sette partite: solamente in casa con il Lecce, alla seconda di campionato, i biancorossi (che rimangono la squadra meno prolifiica del campionato con 19 gol) erano riusciti nell'impresa. Rimane soprattutto la doppietta dell'albanese Cani, che si è dimostrato bomber di razza: due palloni buoni, due tiri immediati (uno di testa e un gran destro in corsa) e due gol, tanti quanti quelli realizzati complessivamente da Tulli, Simon, Foti, Guerra e Graffiedi in mezzo campionato. Rimane la consapevolezza di aver trovato finalmente il centravanti che serviva, la spalla ideale a Moscardelli, l'uomo che può agire da riferimento in mezzo all'attacco, attaccare gli spazi, fare a sportellate con la difesa avversaria e quando arriva l'occasione tirare senza pensarci su troppo. Semplice, fin troppo.
Rimane l'esordio positivo degli altri due nuovi arrivi a centrocampo, vale a dire l'uruguaiano Amodio e il bielorusso Sivakov. Non a caso dopo il loro ingresso la squadra è cambiata come dalla notte al giorno, non a caso dai loro piedi sono partiti gli assist decisivi per il secondo e terzo gol. Hanno portato muscoli e forze fresche in mezzo al campo, ma anche esperienza e quella personalità che era l'altro difetto della squadra. Emblematico lo splendido lancio di Sivakov per il raddoppio di Cani, sintomo di intraprendenza, sicurezza nei propri mezzi e appunto personalità. Con buona pace di chi sosteneva che la squadra era a posto così. Sembra pertanto che le valutazioni di allenatore e staff dopo quasi due mesi di lavoro, e le scelte conseguenti, siano centrate. Rimane anche la conferma, mai troppo scontata, che aver giocato diversi campionati di serie A o B, nel Napoli, nella Juventus o addirittura in Champions sia altra cosa rispetto all'aver messo insieme qualche apparizione nei campionati minori o primavera. Grazie all'innesto di qualche giocatore più esperto anche i numerosissimi giovani in rosa potranno crescere meglio: diversamente, sarebbe come mettere in tirocinio dei ragazzi in un ambiente di lavoro formato esclusivamente da tirocinanti.
Rimane oggi l'ultimo giorno di calciomercato. La società biancorossa deve sfoltire la rosa: si cercano altre destinazioni per Wolf (si parla di uno scambio con il Vicenza per il difensore Minieri), Silvestri, Maccoppi, Lussardi e Tulli. Non erano attese grandi novità dopo la mezza rivoluzione che ha portato agli arrivi degli attaccanti Cani e Foti, e dei centrocampisti Greco, Paro, Amodio e Sivakov: in realtà il sito specializzato tuttomercato.web dà per concluso un ulteriore arrivo in casa biancorossa: si tratta del centrocampista Luca Moscatiello (18) preso a titolo temporaneo dal Fulham (leggi notizia a parte).
Rimane la certezza che questo nuovo Piace, il Piace 3 (dopo il periodo di Castori e la prima fase di Ficcadenti costretto a fare tesoro di scelte ereditate da altri), possa salvarsi. L'integrazione completa dei nuovi arrivati, il valore aggiunto rappresentato da Paro, il rientro di Parfait e Graffiedi - fondamentale per proseguire sulla strada del 4-3-3 (che l'allenatore ha ribadito nonostante la squadra sia piaciuta con il 4-4-2 della mezzora finale), il recupero completo di Anaclerio e Avogadri sono tutti elementi che fanno a pensare al futuro con ottimismo. Come dicevamo in apertura, serve la media tenuta sin qui dal Piace 2, e noi siamo sicuri che il PIace 3 che sta nascendo possa fare anche meglio.