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Bocciata la mozione di Vaciago contro il vicesindaco Cacciatore

Aggiornamento ore 20,30 (1 febbraio) - La mozione di sfiducia presentata dal consigliere Giacomo Vaciago (gruppo misto) contro il vice sindaco Francesco Cacciatore è stata bocciata. Contraria la maggioranza compatta, mentre la minoranza si è espressa a favore. Non hanno partecipato al voto Carlo Mazza (gruppo misto), Stefano Frontini (Piacenza Libera) e Gianni D'Amo (cittàcomune). Sono valsi a nulla i tentativi per ricomporre lo scontro tra Vaciago e Cacciatore: ci ha provato anche il sindaco Roberto Reggi con un appello  Vaciago: "Fai un passo indietro; occorre tornare ad un cornice di regole condivise, ricominciamo da un clima e da relazioni più civili in quest'aula, perchè la delegittimazione delle istituzioni è un danno per tutti". Carlo Mazza (gruppo misto) ha chiesto un rinvio del voto per consentire un'analisi più approfondita della pratica urbanistica alla luce degli elementi nuovi emersi; stesso il tenore dell'intervento di Gianni D'Amo. Ma alla fine è stato lo stesso Vaciago a respingere qualunque ricomposizione: "Sono più preoccupato di prima, le cose dette da Cacciatore sono false". Così si è arrivati al voto conclusivo.

Clima da sfida all'Ok Corral in consiglio comunale. Uno dirimpetto all'altro si sono confrontati il consigliere Giacomo Vaciago e il vicesindaco Francesco Cacciatore. L'ex sindaco ha ribadito le pesanti accuse di illegalità contenute nella mozione di sfiducia con al centro la pratica del palazzo Enel di viale Risorgimento. Puntigliosa la risposta di Cacciatore che ha replicato punto su punto, concludendo in attacco: "Lei, Vaciago, si deve dimettere". Ancora in corso il dibattito. 

Ecco l'illustrazione della mozione da parte del suo presentatore Giacomo Vaciago: “L'Italia cresce poco da 15 anni. Legalità e trasparenza sono fattori essenziali per competere. Ma non sono le principali caratteristiche degli atti fondamentali che questa amministrazione ha intrapreso, Palazzo Uffici e la riqualificazione dell'ex Enel. Dei tre grandi edifici dove Enel lavorava, il terzo è stato messo in vendita. La prima alienazione avviene nel febbraio del 2008, ma dopo 4 mesi con la promessa di una variante urbanistica, l'edificio viene rivenduto a una cifra molto maggiore. Il piano di recupero dell'immobile soggiace a precise regole e limiti di carattere urbanistico che sono state violate: il nuovo edificio deve conservare la stessa sagoma e le stesse proporzioni di quello esistente, è questo che viene ignorato nella presentazione del piano di recupero fornita dall'assessore Cacciatore. Una pratica dunque illegale, non conforme alla legge nazionale, né alle norme urbanistiche. Sono state sempre ignorate le mie preoccupazioni, ma è mio preciso dovere denunciare quanto accaduto. Non è una questione personale, pertanto sono disponibile a rivedere la mia mozione nel caso il consiglio comunale decida di sospendere la pratica sin qui presentata e rivederne i contenuti.

La difesa in aula del vicesindaco Francesco Cacciatore: “Nella seduta del consiglio dell'ottobre scorso, il consigliere Vaciago non ha espresso riserve, ma volgari insinuazioni sulla pratica urbanistica in discussione. Accuse insultanti, che non poggiano sul nulla”. Cacciatore ha ribattuto alla contestazione più grave portata da Vaciago relativa al valore dell'immobile incrementato da circa 5 a oltre 9 milioni di euro in pochi mesi: "Ho compiuto accurate ricerche sulla trafila di vendita dell'ex scuola Enel, che hanno accertato come le sue affermazioni sull'incremento di valore siano false. Il valore di 5 milioni compare per la prima volta nel 2003 e non nel 2007, quando la società di formazione di Enel, Sfera ha venduto all'Enel stessa l'immobile di via Campo della Fiera per tale cifra; dall'Enel avviene poi il passaggio alla società immobiliare Dalmazia per la dismissione in blocco di una serie di complessi appartenuti al gruppo Enel; l'immobile aumentò così di valore, a 8 milioni e 196mila euro, secondo il business plan redatto nel corso dell'operazione di vendita. Tale valore venne attribuito all'immobile ben prima di qualunque piano di recupero e tale prezzo divenne quello di riferimento del mercato. Il valore in 4 mesi pertanto non è raddoppiato, semmai passato da 8,1 milioni di euro a 9,4 milioni". "Incompetenza e spudoratezza - ha rincarato Cacciatore rivolto all'ex sindaco - sono quelle da lei manifestate, attraverso spregevoli insinuazioni. Alle contestazioni urbanistiche di Vaciago, il vicesindaco ha poi opposto una serie di argomentazioni tecniche. "Questa amministrazione - ha affermato Cacciatore - non ha mai mentito a nessuno, tanto meno al consiglio, mi dica soltanto chi è il suo consulente urbanistico e lo cambi alla svelta. Voglio ricordare pure come il piano di recupero dell'ex Enel sia stato seguito da due diversi professionisti che si sono succeduti. Il primo, suo buon amico, addirittura pensava che i vincoli sull'area fossero scaduti e si sarebbe potuto procedere con un semplice permesso di costruire. La proprietà tuttavia deciso di sostituire il progettista. Il piano dunque è stato oggetto di un lungo approfondimento normativo". "Mi hanno sconcertato le sue affermazioni in questi mesi - ha concluso Cacciatore - perchè non riuscivo a comprendere i contenuti. Ho preferito attendere di esprimermi in consiglio comunale, la sede più adatta per la sconfessione delle sue dichiarazioni, lei non ha offerto dei fatti ma solo opinioni infondate. Il suo atteggiamento ha nuociuto anche alla città, con le sue interviste a organi di stampa nazionale. Il ruolo di censore non le appartiene: l'amministrazione in carica non è corrotta né incompetente. Lei hai fornito le motivazioni perchè questo consiglio si liberi della sua presenza".

LE COMUNICAZIONI INIZIALI - Iniziata la seduta del consiglio comunale con le comunicazioni iniziali. In aula il consigliere Giacomo Vaciago e il vicesindaco Francesco Cacciatore.

Spazio nelle comunicazioni alla vicenda del pass per disabili e del suo utilizzo indebito da parte del consigliere comunale Stefano Perrucci. Il consigliere Bruno Galvani ha espresso imbarazzo per l'atteggiamento della maggioranza: “Mi sarei aspettato una diversa reazione”. Polemico Galvani, che aveva sollevato la vicenda sulla stampa locale: “Perrucci non si è scusato con la città, anzi si è mostrato sorpreso per l'eco sulla vicenda. Anche oggi non ha chiesto scusa, questo non è un tribunale ma un aula di consiglio. La situazione è più pesante di quello che è stato rivelato, esemplare di una certa concezione della politica. Perrucci non era consigliere comunale nel 2005 quando gli è stato ritirato il permesso, ma era comunque coinvolto nella politica”. Galvani ha citato altri episodi nei quali era stata denunciata l'inadempienza del consigliere Perrucci, anche in consiglio comunale. “Visto che non ha chiesto scusa – ha concluso Galvani – il consigliere Perrucci tragga le sue conseguenze”.

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Si annuncia rovente la seduta di oggi del consiglio comunale di Piacenza (dalle ore 16): in discussione c'è infatti la mozione di sfiducia presentata dall'ex sindaco Giacomo Vaciago nei confronti dell'attuale vicesindaco e assessore all'urbanistica Francesco Cacciatore. La mozione prende spunto dalla seduta di consiglio del 26 ottobre scorso, durante la quale venne esaminata la pratica di recupero del palazzo Enel di viale Risorgimento. In quell'occasione il consigliere Vaciago avanzò dubbi sull'incremento del valore dell'immobile. "Cos'era successo dal 7 febbraio 2007 al 28 giugno 2007 (preliminare di vendita) perchè il valore passasse in 4 mesi da 5,4 a 9,4 milioni di euro". Le risposte ottenute dal vice sindaco, scrive Vaciago nella mozione, non l'hanno soddisfatto: "la risposta non ha chiarito i miei dubbi, ma ha solo mentito al consiglio comunale".

Tra le contestazioni il mancato rispetto della normativa vigente per quanto riguarda il rispetto delle volumetrie e della sagoma dell'edificio. Secondo il consigliere Vaciago il piano presentato dal vice sindaco consentirebbe "illecitamente un'edificazione ben maggiore". "Siamo in presenza anche qui - scrive sempre Vaciago - non di un errore, ma del deliberato tentativo di deformare norme di tutela dell'interesse pubblico".

Nelle conclusioni, infine, il consigliere afferma che "portare in consiglio una "pratica" così mal costruita, che non reggerà a nessuna seria verifica, data la palese violazione delle norme di Prg e di legge, non può essere solo incompetenza e qualora di incompetenza si tratti è certamente inescusabile. Il fatto è che anche altre importanti vicende gestite dall'assessore Francesco Cacciatore hanno già fatto clam,orosamente fiasco, e per lo stesso identico motivo: il mancato rispetto della legge".Il consigliere fa riferimento alla vicenda del bando di Palazzo Uffici, per poi concludere: "Un assessore che si comporta in questo modo, con palese incompetenza e arroganza e non rispetta la legge, deve essere rimosso perchè danneggia sia le casse che la reputazione del Comune".

 
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    Commenti:


    Se mai. . .
    Il valore dell'immobile non e' raddoppiato. Se mai, in quattro mesi, e' cresciuto solo(!)di 1,3 milioni di euro.Sconcertante. Ma quanto guadagna un vicesindaco?
    aurelio
    02/02/2010  12.10

    per favore,basta con i luoghi comuni
    Affermare che questa giunta e'composta da disonesti,senza il supporto di prove,e'come dire che Vaciago porta sfiga...
    willy
    02/02/2010  08.56

    la verita??
    Perchè nessuno chiede al novello moralizzatore alfiere della verità quali sono i veri motivi di questa inutile, dannosa e ridicola scieneggiata pubblica???? Cosa non si fa per i figli.....
    stefano
    02/02/2010  07.18

    Io povera ignorante...
    di questa storia (o meglio di quel che c'è sotto) non ho capito nulla!!
    andreina
    02/02/2010  06.26

    palazzi e speculazioni
    Anche io voglio guadagnarci. Propongo l'associazione Piacentini speculanti sulle aree militari e sui palazzi storici. Si può pensare di costituire un comitato, chi ci vuole stare?
    basturnon
    01/02/2010  23.04

    Conosciamo il finale di queste storie.
    Sarebbe un chiaro segno di inversione di tendenza il rendere trasparenti queste assurde operazioni.Purtroppo il sipario si alza e immediatamente dopo si richiude. Chi sa tace per suoi motivi ,oppure non ha il coraggio di andare a fondo.
    gianni1941
    01/02/2010  14.12


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