Prende il via oggi la petizione “Energia per la vita” contro il nucleare obsoleto presentata oggi dal consigliere provinciale Gianluigi Boiardi e organizzata dall'associazione da lui presieduta. In allegato a fondo pagina il testo della petizione
La petizione, disponibile anche on line sul sito www.caboiardi.it, chiede tra l'altro l’indizione di un Referendum popolare nazionale per abrogare le parti o gli articoli più specifici favorevoli al nucleare contenuti nella Legge 99 del 2009, utilizzando le disposizioni previste dall’articolo 75 della nostra Costituzione; la convocazione entro il 2010 degli Stati generali a livello nazionale di tutti quegli attori - singoli, gruppi, associazioni- attivi nel volontariato insieme ad esponenti del mondo scientifico, giuridico, economico e sociale; di tutti quei portatori di una sensibilità democratica, ambientale e sociale, a vario titolo, sostenitori dell’economia verde, del risparmio energetico e della mobilità sostenibile, delle fonti rinnovabili alternative al nucleare, della tutela del territorio e della salute, insomma dell’energia per la vita che unisce il Paese, mentre il nucleare lo spacca e lo divide.
“E' arrivato il momento che i cittadini, visto che le istituzioni piacentine continuano nel loro silenzio assordante, dicano cosa ne pensano sul tema del ritorno di un nucleare obsoleto a Caorso. Le notizie che continuano ad essere pubblicate sulla stampa nazionale – sottolinea Boiardi - non sembrano lasciare dubbio sul fatto che il nostro territorio è in prima fila come sede di centrale nucleare. Il nucleare che ci propongono modello EPR, definito di terza generazione-plus, per ammissione degli stessi tecnici e ingegneri che lo hanno progettato, non è che una evoluzione della generazione precedente di reattori e il dibattito del mondo scientifico internazionale è giunto ad affermare che il nucleare totalmente “sicuro” non esiste ancora, anche se il nucleare di quarta generazione (disponibile forse tra venti anni) rappresenterebbe un salto di qualità per quanto riguarda la tecnologia di produzione e l’affidabilità dei meccanismi intrinseci di sicurezza”.
Quindi l'appello importante alle parti sociali e a quelli politiche: “chiediamo – spiega Boiardi – che si costituisca una “ rete” aperta a tutti i gruppi e le associazioni di volontariato civile, sociale, ambientale su piattaforme pluralistiche e inclusive non solo di diversità culturali ma di interessi economici e sociali vastissimi: dai sindacati agli ordini professionali, dai settori dell’edilizia ai giovani ricercatori, dagli azionisti di Enel alle imprese impegnate nelle fonti rinnovabili, dalle imprese agricole alla piccola e media impresa, dagli urbanisti alle associazioni dei consumatori, dai medici dell’ambiente e del lavoro agli oncologi, dai docenti agli esponenti del mondo scientifico. E, in questo contesto, anche le parti politiche sono chiamate a fare la loro parte. I cittadini hanno il diritto di sapere la posizione di chi amministra e di chi sarà chiamato ad amministrare nei prossimi mesi”.
Oltre all'adesione on line, la raccolta firme avverrà attraverso banchetti nel territorio, le cui date verranno comunicate nei prossimi giorni e direttamente nella sede di Ca Boiardi, in Molineria S.Andrea n.9 a Piacenza, il mercoledì e il venerdì dalle 17 alle 20 a partire da mercoledì 3 febbraio. Tra gli altri erano presenti come primi firmatari i tre consiglieri provinciali Giampaolo Speroni, Giovanni Quaratino e Samuele Raggi (IDV), Sergio Faverzani (consigliere PD cortemaggiore), Claudio Consiglieri (consigliere di San Giorgio), Giuseppina Rocca, Mario Verderosa, Gianluca Agosti, Renato Pagin (associazione Ca Boiardi).