Vi sarebbero nuove accuse nei confronti dei dirigenti del sindacato pensionati della Spi-Cgil, già coinvolti nello scandalo dei falsi tesseramenti. Di ufficiale non trapela nulla ma le indagini avrebbero condotto a formulare nuove ipotesi di reato, oltre a quelle di truffa e falso già contestate nelle scorse settimane alle quattro persone indagate. Potrebbe aggravarsi la posizione degli indagati in una vicenda che ha anche evidenti risvolti negli equilibri politici della Cgil in vista dell’appuntamento congressuale di marzo.
Da registrare la presa di posizione della componente “La Cgil che vogliamo” dello Spi che chiede una "svolta di moralità" nell'organizzazione
Fatti gravi hanno coinvolto lo SPI CGIL di Piacenza. Casi di falsificazione di iscrizione, già oggetto di verifica da parte del sindacato, sono all’esame dell’autorità giudiziaria. Questa vicenda suscita tra i lavoratori e nell’opinione pubblica sconcerto, rabbia e preoccupazione in una fase delicata della vita del sindacato: la celebrazione del Congresso CGIL. Il passaggio è impegnativo e ineludibile, la CGIL è chiamata ad interrogarsi sul suo futuro, sulla sua identità e sulla sua funzione nella società “globale”. Dobbiamo confrontarci sulla natura di questa crisi economica e sul come superarla, dobbiamo indicare un progetto di società da costruire insieme ad altri soggetti del lavoro, del sapere e della politica. Corriamo invece un grave rischio: una discussione tutta interna lacerante e senza sbocchi. Abbiamo il dovere nei confronti dei lavoratori e dell’opinione pubblica di fare chiarezza: ripristino delle condizioni di trasparenza per un corretto svolgimento del Congresso, riaffermazione di comportamenti eticamente sostenibili.
Il movimento sindacale piacentino, storicamente radicato nel territorio e nella società, può e deve rinnovare la propria funzione al servizio della comunità piacentina. Non perdiamo altro tempo, assumiamoci tutte le responsabilità per determinare quella svolta di legalità e moralità che la situazione richiede.
Pensionati aderenti al documento “La CGIL che vogliamo”
Badiini Luciano
Balduzzi Rinaldo
Bellingeri Remo
Berra Carlo
Bertani Ivo
Corsi Sandro
Danese Sergio
Dragoni G. Franco
Favari Gianni
Ferrari Luigi
Graviani Sandro
Marchetta Marco
Mazzocchi Elena
Minoia Maria Rosa
Paraboschi Lino
Peratici Giovanna
Solari Marisa
Zelandi Mirella
Bollati Stefania
Referente Territoriale “La CGIL che vogliamo”
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