Nona puntata del diario tratto da Facebook di Prospero Cravedi, che si trova in Uganda nella regione del Karamoja dove l'ong piacentina Africa Mission sta seguendo importanti progetti di cooperazione. 

Fra le tante attivita che i volontari di Coperazione e Sviluppo stanno portando avanti in Karamoja c'e' il progetto ECHO DP sull'sviluppo della agricoltura locale, in special modo sul bestiame, che rimane per questa popolazione seminomade, la principale fonte di ricchezza, lo strumento principale di sussistenza, una vera e propria assicurazione contro le periodiche carestie, una richezza per le doti nunziali, un simbolo di status sociale. Piu' muccche si hanno piu' si e' ricchi e potenti e la possibilita di sposare piu' donne. Il progetto ECHO e' diretto da Chiara, giovane studentessa di Medicina Veterinaria dell' universita di Perugia (che su questo lavoro scrivera' la sua tesi di laurea).

Il progetto prevede la raccolta e l'analisi di oltre 4.000 campioni di sangue in tutti i cinque distretti del territorio, e la preparazione di TRAINING con persone dei villaggi, formati come "Para Veterinari" con il compito di prevenire il diffondersi i di gravi malattie del bestiame trasmissibili anche all'uomo e di contattare le autorita' competenti. Molto diiffusa la TBC che colpisce sopratutto i bambini, anche per l'abitutine di bere il latte non bollito. I TRAINING sono curati dal dott.Patrik Etiang veterinario responabile dell'attrezzato laboratorio veterinario di Cooperazione e Sviluppo, uno dei pochi esistenti sul territorio.

L'allevamento del bestiama in Karamoja, si stimano 1.200.000 mucche e oltre 2.000.000 fra capre e pecore, costituisce come dicevamo prima la principale fonte di sostenimento della della popolazione locale ed e' fortemente vincolata dall'andamento stagionale delle piogge, che pesano sulla produttivita degli animali. Di questa sua esperienza sentiamo cosa dice Chiara a Moroto da novembre.

"Nei villaggi che ho la fortuna di visitare, ho incontrato tante persone che chiedevano aiuto, anche un po' di pane o una caramella, ed a ogni incontro sentivo un graffio al cuore, un dolore acuto e penetrante, espressione della rabbia che provavo nel vedere donne uomini anziani e bambini in miseria, con gli imploranti, provati e sfiniti da anni di insicurezza di fame e disperazione, e nonostante tutto questo....ho trovato sempre tanti sorrisi, persone accoglienti e disponibili che mi mostravano con oroglio il loro magro bestiame, la loro capanna, la famiglia. Solo qui ho capito veramente ed aprezzare quello che ho, non devo fare km per una goccia d'acqua, non vivere costantemente con il morso della fame, ed e' per questo CHE SONO QUI, PER FARE LA MIA PARTE IN KARAMOJA, UNA DELLE ZONE PIU' POVERE DEL MONDO, IN CUI TUTTO ASSUME UN VALORE DIVERSO". Parole che non hanno bisogno di commento.

PROSPERO CRAVEDI DA MOROTO nord dell'Uganda