Piacenza - Castelvetro - Un progetto condiviso, che consente un minor utilizzo del territorio, e fa incontrare soluzioni infrastrutturali e promozione turistica. Questi gli elementi di novità del tracciato del terzo ponte di Castelvetro, presentato questa mattina dal presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi, da tutta la giunta e dal presidente di Centro Padane Augusto Galli.
Il tracciato così come era stato previsto dall'amministrazione Boiardi, non aveva convinto invece la neo insediata Giunta, ha spiegato il presidente Trespidi, che ha quindi iniziato una serie di consultazione, coinvolgendo anche i sindaci della Bassa, per apportare nuove modifiche. Tra le correzione apportate l'eliminazione della bretella a nord di Castelvetro (rendendo impossibile il transito dei mezzi pesanti, una volta completata l'infrastruttura), la realizzazione del raccordo tra il casello di Cascina Oppiazzi (Villa Verdi) e l'asse cispadana di Villanova.
Ques'ultimo passaggio consentirà una migliore valorizzazione di Villa Verdi, facilitando i collegamenti tra Emilia Romagna e Lombardia in occasione di Expo 2015.
Il comunicato ufficiale
Presentato oggi nella sala Consiglio della Provincia il nuovo progetto definitivo per il miglioramento della viabilità nella fascia nordorientale della provincia, quella che coinvolge i comuni di Castelvetro, Caorso, Cortemaggiore, Besenzone, Monticelli, S. Pietro in Cerro e Villanova. Il progetto, ricordiamo, prevede la realizzazione di un terzo ponte sul Po tra Castelvetro e Cremona e delle bretelle che collegano la viabilità ordinaria a quella autostradale di zona. “E' un progetto – ha spiegato ai rappresentanti della stampa locale il Presidente della Provincia Massimo Trespidi, presente all'incontro con tutta la sua Giunta e con Augusto Galli, Presidente della Società Autostrade Centropadane, società che ha definito il progetto e che finanzierà la costruzione delle opere previste – che abbiamo modificato rispetto a quello trovato al nostro insediamento, nel giugno scorso. Nei limiti di quello che la legge ci consentiva abbiamo operato per renderlo più adeguato alle esigenze della comunità locale, anche consultando i comuni interessati. Siamo riusciti a migliorarlo considerevolmente, soprattutto da tre punti di vista. Il primo riguarda gli interventi di mitigazione ambientale, che ora sono concentrati là dove ce n'era più bisogno, ovvero nelle adiacenze di Castelvetro, e non più dispersi lungo l'asta del Po fino a Piacenza. Abbiamo poi ridotto l'impatto dell'opera sul territorio, localizzando a Cascina Oppiazzi il nuovo casello autostradale ed eliminando, o ridimensionando, alcune opere, come la prevista bretella a nord dell'abitato di Castelvetro, che al momenbto non sarà attuata: una scelta che permetterà di inibire al traffico pesante l'utilizzo dell'esistente ponte in ferro una volta realizzato il nuovo ponte. Verrà altresì eliminata gran parte della bretella a sud di Castelvetro e del relativo sovrappasso ferroviario ed è previsto l'abbassamento del profilo altimetrico del raccordo autostradale all'ingresso nella pianura piacentina.
Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione del raccordo tra il costruendo casello di Cascina Oppiazzi e l'asse della progettata Cispadana, un raccordo che consentirà il collegamento diretto tra l'importante asse viario emiliano e la viabilità di accesso al ponte. E' nostra intenzione intitolare il casello di Cascina Oppiazzi a Giuseppe Verdi per la sua vicinanza a Villa Verdi di Sant'Agata. Chi deciderà di percorrere quest'asse viario avrà perciò l'opportunità di trovare a poca distanza, e quindi di poter visitare agevolmente, questa nostra importante emergenza culturale. E' una scelta che abbiamo compiuto anche riflettendo sulla ricorrenza alla quale ci stiamo avvicinando, il bicentenario della nascita del grande compositore, che cade nel 2013 e che attirerà a Sant'Agata centinaia di migliaia di visitatori. Il miglioramento dei collegamenti tra le due regioni che la realizzazione di questo progetto renderà possibile è particolarmente tempestivo: si avvicina a grandi passi il grande appuntamento di Expò 2015, e questo nuovo corridoio agevolerà chi da sud vuole raggiungere il capoluogo lombardo e chi, tra i milioni di visitatori dell'Expò, vuole visitare le tante cose belle che si trovano nelle nostre zone, sulla sponda destra del fiume. Aver modificato il progetto con questi criteri è una dimostrazione ulteriore del modo con cui questa Giunta vuole governare il territorio: tramite il coordinamento ed il lavoro comune e concertato di tutti gli Assessori e mantenendo un contatto diretto con gli Enti locali ed il territorio”. Massimo Trespidi ha voluto in particolare ringraziare gli assessori allo sviluppo economico, pianificazione ed urbanistica, Patrizia Barbieri, ed ai lavori pubblici Sergio Bursi, per il lavoro svolto e per il concorso dato alla definizione del nuovo progetto.
“Gli interventi previsti da questa proposta progettuale – ha voluto chiarire Augusto Galli – sono già finanziati e si faranno, anche nel caso in cui la mia Società non rinnovi la convenzione per la tratta autostradale di cui è al momento responsabile, convenzione che scade nel 2011”.