Il presidente di Legacoop Marco Carini intervistato sul quotidiano "Liberta'" sulla sua candidatura per il Pd in pectore alle elezioni regionali e sul ruolo di Legacoop. Carini si pronuncia anche sulla vicenda della "staffetta" in consiglio comunale che interessa l'attuale presidente dell'assemblea Ernesto Carini, già dirigente di Legacoop.
Carini risponde alle domande di Gustavo Roccella, la prima sulle elezioni. "La genesi della mia candidatura - afferma il presidente di Legacoop - in realtà mi sfugge. E' vero che Reggi ha manifestato questo interesse e che da lui e il gruppo che lui rappresenta mi è arrivata la proposta. Non vorrei però passare per candidato contro. Vengo da un lungo e reciproco rapporto di stima con molti che provengono dalla parte "avversa", per così dire, ci terrei quindi a uscire da una logica di contrapposizione netta". Carini sottolinea poi la peculiarità della sua candidattura ora al vaglio dei circoli del Pd: "Sicuramente una sensibilità all'economia e alla solidarietà nell'economia, una propensione a valorizzare un territorio attraverso le sue persone e le sue imprese, andando incontro ai bisogni di chi oggi fa fatica per la crisi economica, ma credendo molto anche nell'auto-imprenditorialità, l'essere artefici del proprio destino. Mi ritengo un operatore che si misura con la quotidianità facendolo con l'attenzione al fatto che è bene non rappresentare mai interessi propri ma dei soci, di una comunità economica che resterà dopo il passaggio mio, così come quello di chiunque". Infine sul possibile "rientro" di Ernesto Carini in Legacoop: "I dirigenti cooperativi vengono legittimamente scelti tra i cooperatori e da loro votati, sarà all'interno di quel percorso che si sceglierà il nuovo presidente".
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