Foti (PdL) : “Meglio occuparsi dei problemi della bonifica che della staffetta per la Presidenza del Consiglio Comunale”. “Quando, lasciato il campo delle dispute su poltrone, sedie e strapuntini, si tornerà a parlare della politica che serve alla comunità locale, che nulla ha a che fare con la staffetta per la Presidenza del Consiglio Comunale, si dovrà trovare il tempo per tornare a confrontarsi sull’odioso tributo che i piacentini continuano a pagare al Consorzio di bonifica, senza trarne alcun beneficio diretto”, lo sostiene il coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, on. Tommaso Foti.
“Non è un tema da poco conto sotto il profilo economico, solo che si pensi che nella Regione Emilia-Romagna quasi il 50% dei contributi di bonifica sono pagati dalla proprietà urbana, che non riceve benefici. Lo è ancora di più - continua l’esponente del PdL - a Piacenza dove le competenze sui diversivi attualmente esercitate dal Consorzio di Bonifica in luogo del Comune costringono i proprietari di immobili a dovere pagare anche questo tributo per un servizio per cui già pagano ad altro soggetto legittimato”.
“Non ci si deve più chiedere fino a quando, prima ancora che legittimo, sia morale pretendere che i proprietari di immobile di Piacenza paghino due volte per lo stesso servizio - continua la nota di Foti - ma si devono individuare concrete iniziative da porre in essere per impedire che ciò si perpetui”.
“Così pure non è ammissibile che il piano di classifica sia fatto dal Consorzio di bonifica, senza che la Provincia sia chiamata a esprimere il proprio parere. Pare evidente, infatti - conclude il coordinatore provinciale del PdL - che solo attraverso un confronto serio e ragionato si possono individuare quegli immobili che dall’attività di bonifica, per come la stessa risulta chiaramente definita dal legislatore, traggono un beneficio diretto e specifico che giustifica il pagamento del relativo tributo”.
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