Salvata a Parma bambina di 9 mesi di Piacenza, aveva ingerito gusci di noci. L'equipe di Pneuomologia ed endoscopia toracica dell'Ospedale Maggiore di Parma ha effettuato un delicato intervento su una bimba che ha rischiato il soffocamento: la piccola è arrivata intorno alla mezzanotte di lunedì 4 gennaio a Parma dal nosocomio di Piacenza in condizioni drammatiche ed è stata dichiarata fuori pericolo dopo un'operazione di due ore.
Sulla bimba i sintomi da soffocamento erano in rapida progressione, dopo avere ingerito piccoli frammenti di noce. Le vie respiratorie sono state liberate con un delicato intervento di endoscopia bronchiale pediatrica, eseguito dall'equipe della Pneumologia ed endoscopia toracica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Angelo Casalini. I frammenti di noce sono stati rimossi dalla trachea e la bambina è stata dichiarata fuori pericolo dopo due ore.
I frammenti di noce sono stati rinvenuti nella trachea e nell’emisistema bronchiale destro. Il coordinamento di pneumologo interventista e anestesisti ha consentito la riuscita della manovra, svolta con l’utilizzo di un broncoscopio rigido (cilindro metallico cavo attraverso il quale vengono inseriti ottica e pinze per la rimozione di materiali), nonostante le ridotte dimensioni delle vie aeree della bambina (circa 5 mm di calibro, in un soggetto di 10 Kg) fossero nel contempo l’unica via di ventilazione possibile, la sede dei corpi estranei e il campo operatorio del pneumologo interventista. La bambina è giunta a Parma in quanto l’Endoscopia toracica del Maggiore è centro di riferimento per le province limitrofe per l’e strazione di corpi estranei in pazienti pediatrici
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