Rialza la testa l'inflazione, che nel mese di dicembre ha fatto registrare una variazione congiunturale (rispetto, cioè, al mese precedente) di +0.2% ed ha fatto registrare una variazione tendenziale (rispetto, cioè, allo stesso mese dell’anno precedente) di +0.9%.
Rispetto al mese precedente gli aumenti più elevati si sono registrati nei settori “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1.7%); “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+1.2%); ”Trasporti” (+0.7%); “Altri beni e servizi” (+0.4%); “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0.2%); “Servizi ricettivi e di Ristorazione” (+0.1%); “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0.1); “Abbigliamento e
calzature” (+0.1%).
Non hanno subito alcuna variazione i settori dell'Istruzione” (0.0%) e “Abitazione, acqua, energia e combustibili” (0.0%).
I capitoli che hanno subito una diminuzione risultano essere: “Comunicazioni” (-0.3%); “Generi alimentari, bevande analcoliche (-0.2%).
Per i prodotti alimentari registrano un incremento il pesce fresco di mare di pescata, la pizza surgelata, le patate, le banane e l'aglio. Cala invece il prezzo di ananas, pomodori da sugo, crostacei freschi, molluschi freschi e pesce fresco di mare di allevamento.
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