"Il nostro bilancio è all'insegna del realismo politico e dell'efficacia amministrativa" Così il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha concluso il dibattito sul bilancio di previsione 2010, approvato oggi a maggioranza dall'assemblea. "La manovra economica di questa amministrazione si fonda su alcuni punti cardine - dice -: la riduzione della spesa corrente, con il recupero di risorse in alcuni settori come volontà politica, l'aumento delle spese di sviluppo di tre volte rispetto a prima, recupero di risorse da compensazioni ambientali e recupero di nuove risorse da un piano di alienazione, la dismissione di beni non strategici, riduzione di costi di affitti passivi. L'affitto degli uffici di Borgofaxhall costa ogni anno 600mila euro. Dal trasferimento delll'assessorato del lavoro nel 2004 in tutto è costato 3 milioni di euro".
Il presidente risponde anche alle accuse, arrivate dalla minoranza (dal capogruppo Pd Marco Bergonzi e Gianluigi Boiardi del Nuovo Ulivo), di scarsa programmazione e pianificazione degli investimenti. "Abbiamo previsto 5 milioni di euro di investimenti - afferma - e a chi dice che sono pochi, io rispondo che sono il nostro biglietto da visita".
"Per chi fa amministrazione c'è un concetto fondamentale da rispettare: la gerarchia degli atti. Il documento cardine della programmazione del territorio è il Ptcp, ed è volontà di questa maggioranza - sottolinea il presidente Trespidi - di arrivare alla sua approvazione. Sarà il documento su cui fare le nostre scelte, sulle quali deciderà il consiglio. Mi spiace che non sia stata colta la nostra correttezza istituzionale. Questo non è un bilancio povero, perchè portiamo a compimento una serie di progetti e nel 2011 e 2012 metteremo a disposizione risorse per realizzare quello che decideremo di fare. Non piangeremo mai per una chiusura di un bilancio, ma ci sono due temi che affronteremo subito: il primo è il traferimento degli uffici di Borgofaxahall. Autorizzarne lo spostamento fu una scelta scellerata. La seconda è convocare, in un consiglio provinciale, i vertici di Tempi per chiedere chiarimenti sui disavanzi che continuano ad aumentare. Nel 2009 vi sarà un "buco" di un milione e 700 mila euro. Vogliamo voltare pagina e non dover pagare più queste somme mostruose".
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