Raccontare novant’anni di storia sportiva di una squadra di calcio non è certo impresa semplice. Ancor di più se statistiche, dati e numeri costituiscono la base della propria ricerca. Ci ha provato Giovanni Bottazini che ha raccolto insieme a Carlo Fontanelli (con la collaborazione di Franco Rovati e Graziano Zilli) le vicende del Piacenza Calcio nel libro “Piacenza 90”, che celebra appunto i 90 anni della società biancorossa, nata nel 1919.
Il volume è stato presentato questa sera alla biblioteca “Passerini Landi; insieme all’autore sono intervenuti l’amministratore delegato del Piacenza Maurizio Riccardi e l’assessore allo sport del comune di Piacenza Paolo Dosi.
Il libro è il risultato di una grande ricerca da parte degli autori: sono presenti ad esempio tutte le formazioni biancorosse nei vari campionati, tutte le squadre affrontate, i marcatori, oltre ad una serie di profili dedicati ai giocatori più rappresentativi di questi 90 anni.
“Era da tempo che pensavo alla realizzazione di un volume come questo – ha detto Bottazzini – inserire tutto era impossibile, ma spero di scrivere una seconda edizione che aggiorni e completi questa”.
La presentazione è stata anche l’occasione per ricordare alcuni momenti della storia biancorossa, che, come ha ricordato Dosi nel suo intervento, “incarna perfettamente lo spirito dei piacentini, ed è riuscita ad imporsi a livello nazionale con le regole del buonsenso”.
A Maurizio Riccardi è toccato ripercorrere gli anni più recenti della società, vissuti fianco a fianco con la famiglia Garilli: “Arrivare a 90 anni è un bel traguardo – ha detto – e questo libro è sicuramente un bel modo per festeggiare. In questi anni, grazie alla famiglia Garilli, abbiamo raggiunto risultati di grande prestigio, mantenendoci sempre a cavallo tra serie A e B e contiamo di continuare su questa strada”.
Riccardi ha voluto sottolineare anche l’impegno del Piacenza a fianco dell’Unicef al quale ogni stagione viene devoluta una parte degli incassi e della quota abbonamenti: “Giochiamo da anni con la maglia dell’Unicef, e anche se la cosa ha avuto poco risalto è per noi un grande vanto e deve esserlo per tutta la città”
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