Fondi per la formazione, scontro Boiardi - Paparo in consiglio provinciale. Il consigliere di opposizione accusa all'assessore provinciale alla Formazione di aver "dirottato" 700mila euro destinati alla formazione dei disoccupati sull'obbligo formativo. "Boiardi - replica l'assessore Andrea Paparo - si sbaglia di grosso. Sono stati ricevuti e destinati fondi in più all'obbligo formativo indipendentemente dagli stanziamenti riservati per incentivare l'occupabilità di chi ha perso il lavoro. Non sono quindi state sottratte risorse a scapito di nessuno per privilegiare qualcun altro".

Comunicato stampa Gianluigi Boiardi (Insieme per un Nuovo Ulivo)

"L’assessore Paparo ha vantato "il boom" della formazione professionale per i giovani con i corsi che sono raddoppiati rispetto a prima. Bene, è proprio questo il punto. Questa Amministrazione sta spingendo i giovani dalle scuole superiori verso la formazione professionale, evitando di impegnarsi a fondo per contrastare la dispersione scolastica perché comunque ci sono gli enti di formazione ad accogliere gli studenti che non vogliono più andare a scuola. Il fatto è che questi corsi sono finanziati attingendo all'asse del Fondo Sociale Europeo che si chiama "Occupabilità", lo stesso asse che finanzia gli interventi per chi ha perso il lavoro o per i disoccupati che non lo trovano. Ogni corso costa circa 110.000 euro.
La nostra amministrazione aveva puntato molto sulle azioni contro la dispersione scolastica e l'avevamo ridotta allo 0,4% (il quarto migliore risultato in Italia, il migliore in Emilia-Romagna), ed i corsi di formazione professionale per i ragazzi che lasciavano la scuola erano stati ridotti a 7 (sette). Quest'anno sono improvvisamente diventati 14(quattordici), 7 in più, e quindi oltre 700.000 euro (la matematica non è un opinione) che potevano essere destinati a lavoratori disoccupati o in mobilità vengono invece usati per favorire l'abbandono dei ragazzi dalle scuole superiori pubbliche e il loro passaggio alla formazione professionale privata. Ecco un esempio di come bisogna fare se si vogliono avere più risorse contro la crisi: "i ragazzi a scuola e i grandi a lavorare", mentre il motto della provincia sta diventando "i ragazzi fuori da scuola, e i grandi senza lavoro".
Faccio anche notare che con il nuovo accordo firmato dalla Giunta Trespidi (che lo ha approvato con una delibera di Giunta) con la Regione la quota del Fondo Sociale Europeo spettante a Piacenza per la scuola, la formazione, il lavoro, è scesa a poco più del 4% mentre con noi ha sempre sfiorato il 7%, e questo significa aver perso per i prossimi tre anni risorse per milioni di euro che invece poteveno essere destinati al nostro territorio, alle imprese in difficoltà, a chi cerca un lavoro. E non vengano a dire che è colpa della Regione per i criteri scelti: per fare un accordo bisogna sottoscriverlo in due, e bisogna condividere in due sia criteri che obiettivi".