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Agricoltura biologica, nuove regole

“Nuove regole in agricoltura biologica”: questo il tema dell’incontro di formazione organizzato da Coldiretti Piacenza in collaborazione con ICEA (Istituto Certificazione Etica e Ambientale) e Consorzio Bio Piace, che si è svolto recentemente presso la Sala Consiliare del Comune di Bettola.
Dopo l’introduzione di Camillo Tiramani, responsabile dell’Unità Operativa Locale della Coldiretti di Bettola e Direttore del Consorzio Bio Piace, ha preso la parola Michele Coladangelo, coordinatore Icea per l’Emilia Romagna che ha sottolineato le caratteristiche della normativa da poco entrata in vigore (Reg. CE 834-07 e Reg. CE 889-08) tra cui l’applicazione anche a nuovi prodotti come acquicoltura e lieviti.
“In particolare, ha spiegato, quelli impiegati nella trasformazione possono essere certificati bio. Cessa la definizione di “agricoltura biologica” che assume quella di “prodotto biologico”e viene ribadito l’obbligo della tracciabilità per l’intera filiera (come, del resto, per il convenzionale). Il Logo Europeo, ha chiarito Coladangelo, è obbligatorio per prodotti confezionati con un contenuto di ingredienti bio maggiore del 95%, mentre l’accreditamento ISO 65 ( UNI EN 45011) diviene obbligatorio.
Introdotte pure alcune novità per il vino, che rientrerà nel campo di applicazione del prossimo regolamento di attuazione, cui viene demandata la sola definizione delle tecniche di vinificazione, degli additivi e dei coadiuvanti tecnologici. Sono stati inoltre precisati i meccanismi di controllo incrociato che interessano i vari livelli: Ministero, Mipaf, Regioni, Province, Ente Certificato, Nas, ASL e, naturalmente, l’azienda interessata”.
Successivamente è intervenuto il Presidente del Consorzio Bio Piace, Giacomo Sala, che ha ribadito l’importanza strategica delle produzioni biologiche per la collina e la montagna piacentina, “un territorio che, ha rammentato, ha ancora molte risorse da valorizzare. Il problema maggiore, ha fatto comprendere Sala, non è tanto trovare uno sbocco di mercato per le nostre produzioni, ma bensì reperire le materie prime, in particolare latte e carne. Le aziende zootecniche biologiche nostre conferenti, si vedono riconosciuto per il latte un prezzo di 0,40 euro al litro, oltre all’Iva ed al premio qualità, un prezzo, ha  precisato, che non può lasciare indifferenti le realtà marginali, e non solo, soprattutto in un momento complesso come questo“.
Al termine del momento formativo promosso dalla Coldiretti, molte domande di chiarimento da parte dei numerosi imprenditori agricoli e tecnici del settore biologico presenti, ai quali è stato rilasciato al termine, un attestato di partecipazione.
 

 
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