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Fittavolini (Pendolari): "Nuovo orario, vecchi disastri"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del presidente dell'Associazione Pendolari Piacenza che lamenta i disagi causati dal nuovo orario ferroviario entrato in vigore il 13 dicembre scorso.

NUOVO ORARIO, STESSI DISASTRI BY FS PER NOI PEONES DELLA ROTAIA


Ovvero, “ la speranza dei nudi che faccia un buon inverno “ , come recita un vecchio adagio dei nostri nonni piacentini
La partenza del nuovo orario, ieri 14 dicembre, descritta come cambiamento epocale delle comunicazioni sulle italiche rotaie, si è tradotta, sia ieri che oggi, nell’ordinario stato di disservizio.
Non avevamo dubbi, le nostre reiterate proteste hanno trovato una controparte assente in sede di riunioni in Provincia, in quanto né Trenitalia né RFI hanno ritenuto di partecipare, pur invitate per tempo dal Presidente Trespidi: evidentemente non avevano nulla né da dare nè da dire … e quando vengono e dicono qualcosa, dimenticano a casa grammatica e sintassi della lingua italiana.
Ieri, tanto per iniziare bene la giornata, reg. 2122 da Bologna per Milano delle 7,08 in ritardo di 60 minuti (poi diventati 70 a destinazione) causa “ attesa del treno corrispondente “ , come informava (si fa per dire…) il criptico annuncio automatico alla stazione di Piacenza (sarà stato vero, visto che le ultime ci davano invece un intervento delle forze dell’ordine sul treno ???).
Abbiamo quindi ripiegato al volo su di uno scassato regionale delle 7,21 (ex 7,19) che definire treno è un eufemismo, stracolmo all’inverosimile di gente in piedi dalla partenza su poche carrozze, e riempitosi poi ancor di più nel tragitto.
Allietati dall’altoparlante che declamava annunci inverosimili di fermate non previste e ritardi da ora legale. Arrivato in ufficio alla ore 8,54: una splendida performance, dopo la solita levataccia delle 6,00.  
Più sfortunati i nostri colleghi di Fiorenzuola, dato che di locali da lì non ne partono, ed hanno dovuto attendere un IC da Crotone (30 minuti secchi senza alcun treno) che li portasse a Milano. 
In serata siamo riusciti a prendere al volo, perché in ritardo in partenza di 5 minuti, il regionale delle 19,15 (ex Milano – Parma, ora allungato fino a Bologna) che con tempi da tradotta è arrivato a Piacenza in perfetto ritardo. Di prendere l’ES City delle 19,00 neanche a parlarne, in quanto sparito e sostituito da un confratello alle ore 18,35 che di minuti ce ne mette 2 in più, (ma si chiama Frecciabianca !!!!) alleggerendo nel contempo le tasche degli ignari viaggiatori di un bel 12% di aumento del prezzo del biglietto ( ed il fenomenale Moretti parla di “ aumenti perché sono aumentati i servizi “ ).
Praticamente un 3 x 2 al contrario !
Non stavano meglio i passeggeri diretti a Milano, visto che i supertreni Ic ed Es City da Lecce e da Crotone erano annunciati con 35 e 55 minuti di ritardo.
Stamattina, stessi disservizii ma copione diverso, tanto per tenere viva la trama di questa telenovela infinita.
Innanzitutto, spiccava un bel 190 minuti (o suona meglio 3 ore e rotti ? ) di ritardo del ICN Parigi Bercy: evidentemente volevano continuare a cullare sui vagoni gli addormentati passeggeri…
Per nostra fortuna (si fa sempre per dire) ci toccava un bel (aridaje !) regionale delle 6,48 (ex 6,43) da Parma, spostato per anticipare un locale ex 6,48 per Milano Sesto San Giovanni (e quando mai ci vanno lì i piacentini ???). Arrivato con 2 carrozze di 1° classe di cui 1 gelida ed impraticabile (impossibile comunque salire se entrambe le porte hanno il mitico adesivo giallo con barra rossa trasversale “ porta inutilizzabile “).
L’unica carrozza a disposizione (a temperatura scarso-tiepida) si è naturalmente riempita. Ancor di più quando sono saliti (in fermata straordinaria a Codogno, naturalmente non annunciata) incavolati pendolari della bassa, sicuramente causa regionale da Mantova in sofferenza. In assenza di annunci a riguardo, a noi peones non era e non è dato sapere (che ne capite voi di ferrovie !?!).
A Lodi, gli annunci si sono invece accavallati modello  “ fratelli De Rege “ : l’annuncio di stazione sulle fermate del nostro treno veniva contraddetto da quello (stavolta umano) fatto a bordo.
Con fuggi fuggi generale dei locali saliti in quanto fuorviati da questo florilegio di comunicati stile Minculpop.
Risultato finale, 10 minuti di ritardo secchi a Milano Rogoredo per un treno che doveva partire dopo per arrivare prima, e nemmeno la soddisfazione di vederli scritti a tabellone sul binario.
Ormai, come mi diceva un giornalista ieri sera al telefono, un ritardo non fa più notizia, “ aspettano tutti che vi sediate sui binari per fermare i Frecciarossa “ .
Carissimi tutti, non ce n’è bisogno, ritardano da soli, come ci raccontano oggi i media nazionali circa le splendide performances di ieri delle varie FRECCE SPUNTATE, e lo fanno a caro prezzi, con la botta di aumenti arrivati come regalo di S. Lucia.
Per noi, nemmeno un trenino in miniatura della Marklin : sta fallendo anche lei !  
 
Come sempre (se non potete farne a meno ) buon viaggio a tutti.
Ettore Fittavolini
 
Presidente
Associazione Pendolari Piacenza
Web: www.pendolari.too.it
Mail : pendolari.piacenza@libero.it
 

 
Voci correlate:
  • Orario ferroviario
  • Pendolari
  • Commenti:


    7.21 carrozze impraticabili
    Segnalo che il treno delle 7.21 per MI p.ta Garibaldi ha delle carrozze così sporche da far passare la voglia di sedersi. Guardarle può far partire il conato... Preso proprio in occasione del ritardo di 60-70 minuti del 2122
    EB
    17/12/2009  09.08


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