Il Comune ha ufficialmente "sfrattato" il Gran Caffè Ranuccio, che dovrà lasciare i locali di piazza Cavalli entro il 15 gennaio 2010 a causa di una serie di inadempienze contrattuali accertate dai tecnici comunali. Si tratta dell'epilogo di un lungo contenzioso che nelle puntate precedente aveva visto il Comune già chiedere al tribunale il sequestro conservativo dei beni della Drink and music, la società che gestisce il bar. In una recente determina di Giunta è stato però deciso di “promuovere ricorso per sequestro conservativo” per cercare di garantire il recupero del credito vantato dal Comune nei confronti della società.
Nelle premesse della determina il Comune ricostruisce tutti i passaggi che hanno portato all’ultimo atto giudiziario. L'accordo del marzo 2006 stipulato tra l’Amministrazione e la Drink and music prevedeva l’affidamento in concessione per nove anni dei locali al piano terra di palazzo Mercanti con vincolo di destinazione allo svolgimento esclusivo dell’esercizio di bar, pasticceria, gelateria e ristorante. In cambio la società doveva versare semestralmente 66mila euro più gli aggiornamenti Istat.
Diversi i ritardi nei pagamenti che hanno portato il Comune a utilizzare la fidejussione per compensare parzialmente i debiti. La società dei fratelli Grazia ha gestito dal 2001 al 2006 il Caffè del Teatro municipale e anche per quel locale le vicende giudiziarie si trascinano da tempo. La Drink and music aveva chiesto il pagamento di 65mila euro per l’indennità d’avviamento. Lungo gli anni sono stati diversi i motivi di lite: ora la richiesta di sequestro dei beni, solo l’ultimo atto di una lunga battaglia giudiziaria.
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