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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Bilancio, Tempi da "profondo rosso". Trespidi: "Urge una riflessione"

Aggiornamento (fonte Ufficio Stampa della Provincia di Piacenza) - Il Consiglio provinciale ha approvato oggi a maggioranza (a favore il centrodestra, astenuto il centro sinistra) la variazione di assestamento generale al bilancio di previsione 2009 della Provincia. La variazione è stata illustrata ai consiglieri dall'assessore competente, Paolo Passoni, assistito dal dirigente responsabile dell'area, dott. Vittorio Boccaletti. In sintesi, il bilancio pareggia a 86 milioni e 659 mila euro. Da notare, tra le entrate, il calo considerevole degli introiti dall'imposta provinciale per la trascrizione e l'iscrizione dei veicoli nel pubblico registro e dall'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile dei veicoli. Se queste forti riduzioni si ripetessero, sarà opportuno vagliare con attenzione l'attivazione di nuove spese ed in particolare gli eventuali impieghi del fondo di riserva. Grazie all'avanzo di spesa vengono finanziati interventi per ripianare il deficit di Tempi (250 mila euro), interventi sulla viabilità di montagna, per 158 mila euro, trasferimenti per cofinanziamenti  a favore di enti locali, per 100 mila euro.
 Molti gli interventi nel dibattito, in particolare riferiti al contributo previsto per il ripiano del deficit di Tempi ed alla precaria situazione finanziaria dell'Azienda. Di particolare significato politico l'intervento del Presidente Trespidi. “Nessuno dei membri del Consiglio di Tempi (sono stati nominati dall'amministrazione precedente, ndr) gode della fiducia di questa Provincia – ha detto - . Noi abbiamo dimostrato senso di responsabilità istituzionale mettendo a disposizione fondi per ripianare parte del deficit, ma sulla situazione dell'azienda occorre un'approfondita riflessione. Occorre una razionalizzazione: è quanto il Comune di Piacenza ha già fatto, è quanto la Provincia, nel precedente mandato, non ha fatto. Noi ci assumiamo la responsabilità politica di farla. E' ora di finirla di far girare per la provincia degli autobus vuoti. Questo si chiama spreco di denaro pubblico, spreco di denaro messo a disposizione dai cittadini. Occorre pensare a scelte alternative. La Giunta Trespidi non punta alle poltrone di Tempi, vuole esclusivamente contenere il deficit dell'azienda in limiti fisiologici. Questa variazione è un primo passo verso il bilancio preventivo 2010 della Provincia, che approveremo entro fine anno e che sarà il primo bilancio deciso dalla nuova Amministrazione della provincia”.

Aggiornamento - "Ripianare il debito di Tempi è una scelta obbligata - afferma Marco Bergonzi (Pd) -, e nel 2010 ci troveremo di fronte all'intera evidenza del problema. E' vero che dobbiamo perseguire il massimo dell'efficienza, ma è vero che in montagna si sono già compiute scelte che vanno nell'ottica di venire incontro alle esigenze degli utenti e al contenimento dei costi. Pullman di dimensioni più ridotte, tratte affidate a terzi. Ma ragionando in un'ottica meramente privatistica, si corre il rischio di tagliare linee non redditizie e privare i cittadini di un servizio pubblico".

Aggiornamento - Concorda in parte il consigliere Boiardi, soprattutto per quanto riguarda la necessità di rivedere il servizio. "Ogni corsa compiuta da un autobus vuoto costa 250 euro - dice Boiardi -. Ma noi riteniamo imprescindibile sostenere il servizio pubblico: diamo un segno ai cittadini, facciamo vedere l'attenzione da parte dell'amministrazione. Alla fine dell'anno valuteremo in che situazione si trova l'azienda, ma credo sia necessario continuare a sostenerne l'attività, senza politica. La Provincia comunque ci dica qual'è il progetto che identifica la sua attività amministrativa".

Aggiornamento - "Non possiamo fare solo il muro del pianto di Tempi nel discutere questo assestamento di bilancio - commenta Tommaso Foti (Pdl) - perchè non renderemmo ragione all'operato di questa amministrazione. Noi dobbiamo ringraziare Passoni per l'impegno che ci ha messo nel redigere questa manovra su un bilancio impostato da altri". "Credo che aver stanziato i 250mila euro sia stata una scelta di serietà, perchè si poteva anche decidere di non stanziare queste risorse e far scoppiare il bubbone più avanti. Sono d'accordo con i consiglieri Dosi e Coppolino, ma non bisogna dimentare quell'accordo Reggi - Squeri che fece nascere le due  società dedicate al Tpl, usando la legge regionale per far fuori l'allora presidente di Tempi, Giuseppe Bertuzzi. Vorrei sapere che fine hanno fatto i patti parasociali stipulati allora, scaduti dal 2007 e poi più rinnovati". "Non sappiamo quale sia il piano industriale di Tempi - conclude Foti - e qui sta il problema politico: chiarire quale è la missione della società. Deve essere ripensato il servizio e anche le partecipazioni, valutando la possibilità di cedere quote ai privati". Partendo da quelle della Provincia.- "Una bella separazione (dal Comune, ndr) è meglio di una brutta convivenza".

Aggiornamento - "Anche il dirigente di settore definisce la partecipazione in Tempi come la più delicata" dice Massimiliano Dosi (Lega). "Si riducono i costi dell'azienda, ma aumentano i debiti. Non si può nemmeno più parlare del costo del carburante, sensibilmente più contenuto nell'ultimo anno rispetto al 2008". "L'attuale cda dovrebbe rimettere il mandato, lasciando agli enti proprietari il definire le modalità di investimento nell'azienda". "Concordo - aggiunge Antonino Coppolino (Pdl) -: in questo modo si possono gettare le basi per tornare a vedere il segno positivo del bilancio di Tempi. Voto a favore per quanto riguarda il ripianamento del buco, ma è necessario che il cda rimetta il mandato".

Aggiornamento - L'assessore al Bilancio Paolo Passoni presenta l'assestamento dell'esercizio economico dell'ente. Una parte consistente della discussione riguarda l'azienda che gestisce il trasporto pubblico locale, Tempi spa. La Provincia deve stanziare un contributo di 250mila euro per ripianare il buco di bilancio di Tempi. Nei giorni scorsi si è tenuta l'assemblea dei soci dell'azienda (Comune di Piacenza, proprietario al 60% e Provincia di Piacenza, al 40%). In quella sede, riferisce Passoni, si è discusso del buco di bilancio di quasi 600mila euro. Su richiesta dello stesso Passoni, si è deciso di non votare subito il ripianamento del deficit.

Nel corso del 2008, spiega l'assessore, entrambi gli enti hanno già stanziato risorse per 750mila euro. Senza questo intervento, il "buco" ammonterebbe a un milione e mezzo di euro. "Dobbiamo porci - dice Passoni - il problema del futuro di Tempi spa. Così come dobbiamo interrogarci sulla trasformazione di Tempi Agenzia in srl, valutando se sia opportuno "spogliarla" di tutte quelle funzioni che non rispecchiano le attività che dovrà svolgere. Dobbiamo interrogarci anche sulla gestione di Tempi, di cui la Provincia finora se ne è occupata in maniera subalterna. Non vogliamo sottrarci al nostro compito di soci, ma sia chiaro che i 250mila euro che stanziamo oggi potevano essere utilizzati diversamente. Vogliamo però capire se ci sono margini per una gestione differente".

Aggiornamento - Da piu' parti si è parlato di crisi aziendali: Giovanni Cattanei e GianPaolo Fornasari (Pdl) hanno parlato della situazione del gruppo Zi.Co. "In questa situazione di crisi - osserva il presidente Massimo Trespidi - risultano evidenti i rapporti non univoci degli istituti di credito: le banche locali sono vicine alle aziende in difficoltà. Non è così per i grandi gruppi. La Provincia di Piacenza dovrà fare un appello, per vedere chi ci sta e fare in modo che questa disponibilità si allarghi il più possibile".

Aggiornamento ore 15 e 30  Il consigliere della Lega Stefano Cavalli ritorna sulla polemica nata dalle sue affermazioni sui dipendenti della Provincia. Nei giorni scorsi al rappresentante leghista è stata recapitata una lettera di minacce. "Non mi farò spaventare" ha detto. Il consigliere Gianluigi Boiardi (Nuovo Ulivo) ha invece ritenuto molto gravi le dichiarazioni del collega del Carroccio. "Si accusano di bighellonismo lavoratori che - afferma Boiardi - figurano ai primi posti per virtuosità in classifiche dedicate invece all'assenteismo. Mi sarei aspettato di vedere il presidente della Provincia e il vice presidente prendere posizione contro le affermazioni di Cavalli".

Si parlerà sicuramente della manifestazione dell'Infrangibile durante la fase delle comunicazioni del Consiglio comunale che si riunirà oggi a Palazzo Mercanti alle 16. Nella seduta dedicata a mozioni e interrogazioni al primo punto dell'ordine del giorno c'è la proposta del consigliere comunale della Lega nord Massimo Polledri d'inserire in tutti gli uffici comunali e nelle scuole il Crocefisso.

Il Consiglio provinciale torna a riunirsi alle 15 per l'esame di un ordine del giorno che prevede le comunicazioni dei consiglieri e discussione e voto sulle variazioni di assestamento generale al bilancio di previsione 2009.

 
Voci correlate:
  • Consiglio comunale
  • consiglio provinciale
  • Commenti:


    La provincia vende Tempi?
    Io abolirei la Provincia!
    Giampiero
    30/11/2009  17.36

    la Treccani così cita:
    (o crocefisso; ant. crucifisso) agg e s. m. [part. pass. di crocifiggere, dal lat. crucifixus, part. pass. di crucifigĕre]. – 1. agg. Messo in croce, inchiodato sulla croce: Gesù c.; anche con valore verbale: a l’occhio mi corse un, crucifisso in terra con tre pali (Dante). 2. s. m. a. Sempre con iniziale maiuscola, Gesù, in quanto fu messo in croce: chiedere aiuto al C.; le piaghe, i patimenti del Crocifisso. b. Immagine dipinta o scolpita, in legno, ferro, metalli preziosi, ecc., della figura di Gesù Cristo in croce: un c. d’argento; stare in adorazione davanti al crocifisso. ◆ Dim. crocifissino, crocifissétto (entrambi nel sign. 2 b): portava al collo un crocifissino d’oro.
    Leonardo
    30/11/2009  12.55


    ma perche Crocefisso con la C maiuscola? tra un po ci obbligheranno anche a metterlo in tutte le camere da letto...
    alessandro
    30/11/2009  12.00


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