AGGIORNAMENTO - Di nuovo semaforo verde sul ponte provvisorio sul Po. Il viadotto ha riaperto regolarmente al transito delle vetture alle 5 di stamattina dopo una giornata intera di stop coincisa con la piena del Po. Il grande fiume è tornato a livelli che non costituiscono un problema per la tenuta strutturale del ponte galleggiante (stamattina alle 9 si attestava su 2,29 metri) dopo il picco di ieri mattina (raggiunti i 3 metri e 75). PiacenzaSera.it vi aggiorna in tempo reale sulla situazione viabilistica sul ponte provvisorio con foto e video. Intanto le condizioni meteo sono migliorate dopo le piogge e le prime nevicate sulle vette dell'Appennino piacentino, anche se domani è atteso un peggioramento con nuove precipitazioni.
Dopo il colmo di ieri mattina la discesa del livello del Po è proseguita lenta per tutta la giornata, alle 15 la quota era di 3,65 metri, alle 18 e 30 è scesa a 3,47 metri, di nuovo sotto la soglia limite (3,50) per la riapertura del viadotto galleggiante; alle 23 è arrivata a 3,13. L'Aipo calcola che l'acqua continuerà a scendere anche nelle prossime ore. E' stato pertanto deciso che il ponte provvisorio sarà regolarmente riaperto al transito veicolare dalle 5.
Il comunicato dell'Anas: a partire dalle 5.00 riapertura del ponte provvisorio sul fiume Po
(1 dicembre) Sarà nuovamente aperto al traffico a partire da domattina il collegamento provvisorio chiuso a causa della piena che ha interessato il fiume Po. L’Anas comunica che, in considerazione del costante decremento del livello del fiume Po, l’Unità di Crisi ha deliberato di aprire nuovamente al traffico il collegamento provvisorio a partire dalle ore 5.00 di domattina.
Il livello idrometrico del fiume Po sta progressivamente calando al di sotto dei tre metri e 35 sopra lo zero; al di sotto di questo limite è possibile, quindi, ripristinare l'esercizio del ponte.
AGGIORNAMENTO 1 dicembre mattina - Ha raggiunto il colmo dopo le 10 di stamattina la piena del Po toccando quota 3,75 metri sopra lo zero idrometrico: il picco al ponte della Becca nel pavese è stato raggiunto intorno alle 3,30 di questa notte. Per le prossime ore è attesa una lenta discesa del livello del fiume, che dovrebbe attestarsi sopra i 3,50 metri fino alle 19-20 di oggi. Secondo il protocollo d'intesa sottoscritto tra Aipo e Anas, il ponte provvisorio potrà riaprire alle auto solo se l'acqua scenderà al di sotto della soglia dei 3,50 metri. Quindi ogni decisione sulla possibile riapertura è rimandata al pomeriggio. Intanto dall'Aipo fanno sapere che la struttura del ponte galleggiante "ha retto bene alla prima piena dell'anno, non si sono verificati particolari problem e il collaudo a due settimane dalla sua inaugurazione ha funzionato al meglio".
Il comunicato dell'Anas: Ponte provvisorio sul Po, l’Unità di Crisi istituita presso la Prefettura di Piacenza ha disposto la chiusura straordinaria per l’innalzamento del livello del fiume
Il provvedimento si è reso necessario a causa della piena in corso ed è stato attuato nel pieno rispetto del protocollo di gestione concordato con gli enti locali. L’Anas comunica che, a causa dell’innalzamento del livello del fiume Po a +3 metri e 50 sopra lo zero idrometrico – livello massimo stabilito dal protocollo di gestione per garantire la percorrenza del ponte provvisorio in condizioni di massima sicurezza – l’Unità di Crisi istituita presso la Prefettura di Piacenza ha disposto la chiusura del collegamento al traffico. Già ieri sera intorno alle ore 22, viste le intense precipitazioni piovose verificatesi su molti dei territori attraversati dal fiume Po, l’Aipo (Agenzia Interregionale per il Po) aveva segnalato che il livello del fiume era salito a +2 metri e 50 sopra lo zero idrometrico. A seguito delle previsioni di innalzamento del livello del fiume di circa 15 cm all’ora, si è valutato il raggiungimento della quota di + 3,50 intorno alle ore 5.00 di oggi. Secondo il protocollo di gestione stabilito con gli enti locali lo scorso 19 ottobre presso la Prefettura di Piacenza, l’Unità di Crisi ha quindi concordato la chiusura del collegamento provvisorio. Come previsto, infatti, la piena ha fatto sì che alle ore 8.30 di questa mattina il fiume Po raggiungesse i +3,68 metri sopra lo 0 idrometrico.
Il collegamento sarà riaperto al traffico dall’Unità di Crisi non appena le condizioni del fiume lo permetteranno.
AGGIORNAMENTO 1 dicembre - Si passa soltanto a piedi sul ponte galleggiante sul Po: a causa del livello del Po, cresciuto fino a 3 metri e 75 alle 10 di stamattina, il viadotto è stato chiuso al transito alle auto ieri sera alle 23 e non ha riaperto questa mattina alle 5. Dalle foto in tempo reale si vede il fiume che lambisce l'argine in via Nino Bixio.
AGGIORNAMENTO SERA - Comunicato stampa del Comune di Piacenza. A seguito del protrarsi delle piogge in questi due giorni, la massa d’acqua del fiume Po è notevolmente aumentata e sta per raggiungere lo stato di pre-allerta. Stante la situazione, in questi termini, è probabile che il ponte provvisorio che collega la sponda piacentina a quella lombarda del Po venga chiuso, e non sia riaperto domattina. In tal caso entreranno in funzione le informazioni attraverso i pannelli a messaggio variabile e la segnaletica direzionale. Sarebbe comunque praticabile l’Autosole, tra i caselli di Piacenza Nord e Sud.
AGGIORNAMENTO serata - Continua a salire il livello delle acque del Po, che ora ha toccato + 1,80 metri. E' possibile che nel corso della serata si raggiunga quota + 2,50 metri. Resta quindi alta l'attenzione soprattutto per il ponte provvisorio che collega Piacenza alla sponda lombarda: ne è comunque prevista la chiusura qualora le acque arrivino a + 3,50 metri. Si prospettano ore di grande lavoro per Aipo di Piacenza, in costante contatto con i colleghi di Parma. In Emilia-Romagna, in seguito alle piogge abbondanti cadute soprattutto nella parte occidentale della regione, la portata del Po, in particolare nel Piacentino, é raddoppiata in 12 ore, ma questo non è giudicato un fenomeno preoccupante dalla Protezione Civile regionale. "Teniamo la situazione costantemente monitorata e non c'é preoccupazione", ha precisato il responsabile, Demetrio Egidi. Da domenica, sull'alto Appennino piacentino ci sono state punte di 180 millimetri di pioggia e di 160-170 su quello parmense. Il che ha portato a situazioni di 'piena morbida' (livello di attenzione ma senza prellarme) nei fiume Nure, Trebbia, Tidone, Aveto, in provincia di Piacenza, e Taro e Baganza, in quella di Parma.
AGGIORNAMENTO pomeriggio - La grande massa d'acqua portata dagli affluenti nella nottata e questa mattina si sta riversando nel Po che cresce a ritmo costante. Alle 16 ha raggiunto quota 1,5 metri ma gli esperti dell'Aipo prevedono un incremento ancora di almeno un metro nelle prossime 10 ore. Se si superasse quota 2,5 metri, il ponte provvisorio diventerebbe "sorvegliato speciale", con la possibilità di valutarne la temporanea chiusura al transito. In fase calante invece la piena di Trebbia e Nure.
Ecco la situazione del Trebbia questa mattina nei pressi di S. Antonio e Travo (foto). Il fiume si è ingrossato nel giro di 24 ore a causa delle piogge insistenti che non danno tregua da ieri e degli episodi temporaleschi che si sono verificati sull'appennino e in collina. Nel corso della notte il fiume ha raggiunto una piccola piena, ed ora la portata del Trebbia è di 500 metri cubi al secondo. In Alta Valtrebbia, nel Comune di Cerignale, sono stati segnalati allagamenti di garage e sversamenti di un rio comunale. Sia Protezione Civile che Aipo stanno monitorando la situazione. Ad essere oggetto di attenzione il grande fiume: iol maltempo ha interessato anche il Piemonte e nel corso della giornata si saprà quali ripercussioni si avranno soprattutto sul ponte provvisorio. Seguite gli aggiornamenti.
Le previsioni meteo
Sono previste piogge residue di debole intensità sul piacentino fino a domattina in pianura e fino al pomeriggio in collina e sulle alture. Tra domenica e stamani è piovuto con grande intensità su tutta la dorsale appenninica: a Piacenza sono caduti circa 50 millimetri di acqua. Per giovedì prossimo è atteso l'arrivo di una nuova perturbazione atlantica sul Nord Italia che porterà nuove piogge e un calo delle temperature di circa 3-4 gradi.