Comunicato stampa del Comune di Piacenza
Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, in qualità di vicepresidente di Anci, è intervenuto oggi alla tavola rotonda sui profili di integrazione e coordinamento delle politiche di sicurezza e delle autonomie locali, nell’ambito del convegno organizzato dalla sede ravennate della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna e dalla Fondazione Flaminia. Coordinato dal docente di Diritto Amministrativo Giuliano Vandelli, il dibattito ha visto la partecipazione di diversi amministratori di Comuni e province ed esponenti delle Forze dell’Ordine dello Stato e locali.
In primo piano, nel corso di questa giornata di studi, il ruolo dei sindaci in materia di sicurezza. Reggi ha sottolineato il valore della collaborazione con tutti i soggetti preposti alla tutela di questo aspetto fondamentale, portando l’esempio del lavoro di coordinamento avviato a Piacenza attraverso il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. “Fondamentale – ha rimarcato il sindaco – è l’integrazione tra le politiche di controllo, quelle urbanistiche e di animazione del territorio: la prevenzione sociale, infatti, è la chiave per ridurre il degrado e le situazioni di disagio, individuando tempestivamente le esigenze e i problemi della collettività. Occorre che si riconosca la centralità delle città in questo processo e si garantisca il trasferimento, ai Comuni, di risorse adeguate ai poteri assegnati ai sindaci in materia di sicurezza. Purtroppo, anche in quest’ambito dobbiamo amaramente constatare il drastico taglio delle risorse: 270 milioni di euro in meno per il 2010, a fronte di 2000 agenti delle Forze dell’Ordine che avrebbero dovuto essere assunti. E pensare che proprio la sicurezza era stata una degli argomenti più sbandierati dal Governo. La legge 133 – ha spiegato il sindaco – stabilisce invece che vengano tagliati, a Polizia, Carabinieri e sul fronte delle politiche per l’accoglienza e l’immigrazione, oltre 2 miliardi di euro, complessivamente, nel prossimo triennio: credo i numeri parlino da sé. Inoltre – ha aggiunto Reggi – nonostante gli annunci spot in tal senso, le spese dei Comuni destinate alla sicurezza urbana non sono state sottratte al contenimento forzoso del Patto di stabilità”.
“Il Governo – ha concluso il sindaco – non può ridurre l’impegno dei sindaci a quella che io definisco la “mistica” delle ordinanze, che vanno intese non come strumento risolutore dei problemi urbani, bensì come elemento dissuasore all’interno di una più ampia e articolata politica della sicurezza. E’ da respingere, in sintesi, ogni approccio alla criminalità che sia ispirato unicamente a semplificazioni demagogiche o che si limiti a enfatizzare la paura: dobbiamo combattere non solo gli effetti dell’illegalità, ma anche le sue cause profonde, quali l’esclusione sociale, le discriminazioni in materia di diritti e le diseguaglianze sociali”.
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